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Portogruaro. L’associazione attacca Paolo Bellotto, presidente della società che ha redatto lo studio sulla fattibilità della piattaforma intermodale

PORTOGRUARO – I “No Tav” del Veneto orientale accusano Paolo Bellotto, assessore all’Innovazione di Portogruaro, di conflitto di interessi. E lo fanno proprio alla vigilia della presentazione dello studio a supporto della fattibilità di una piattaforma logistico-intermodale nel Veneto orientale, programmata per domani alle 18 in municipio alla presenza dell’assessore regionale alla mobilità Renato Chisso e del governatore del Friuli Venezia Giulia Debora Serracchiani. Lo studio è stato commissionato da Nomisma e Polins srl, una società che si occupa di economia e che gode di una partnership dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, di cui Bellotto è presidente.

Paolo Bellotto, sdegnato, respinge le accuse, sottolineando che la nomina di assessore è arrivata col rimpasto di giunta del 2012 (reso ufficiale due giorni dopo la firma del protocollo per lo studio) e che la partecipazione di Polins alla relazione stessa è comunque un valore aggiunto a quanto verrà presentato ufficialmente domani.

«Nomisma» sottolineano i No Tav in una nota «è una società di studi economici che ha tra i suoi finanziatori soggetti noti alle cronache per vicende giudiziarie e per interessi diretti sulla realizzazione delle linee Tav in Italia. A questo si aggiungono Polins e il ruolo double face di Paolo Bellotto».

«Come può risultare obiettivo» si chiedono i No Tav «uno studio realizzato da una società il cui presidente del Cda ricopre nel contempo la carica di assessore all’Innovazione del Comune portabandiera dello studio? È difficile credere che l’assessore Paolo Bellotto possa avere una posizione al di sopra delle parti. Visto che lui stesso è contemporaneamente realizzatore dello studio e controllore della sua imparzialità».

«Si sbagliano» si difende l’assessore «È esattamente il contrario di quello che scrivono, l’imparzialità dello studio è garantita proprio da Polins, che è una società del territorio che supporta le imprese del Veneto orientale per lo sviluppo economico dello stesso. Polins garantisce che si parli effettivamente dei nostri interessi e delle nostre potenzialità di sviluppo e non di quelle di qualcun altro. Non mi sento in conflitto di interessi perché io non ho un ruolo nello studio, che è gratuito per il Comune. Io non ci guadagno niente da questo studio. Serve a verificare e a fare il punto su quello che si può fare per il nostro territorio, che è anche dei No Tav. Sono dati che abbiamo consegnato alla conferenza di venerdì scorso. I No Tav affrontano l’argomento senza essersi informati. Io non ho realizzato alcuno studio».

Rosario Padovano

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