Gazzettino – Mogliano. Tangenziale nord-ovest al Consiglio di Stato.
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30
nov
2013
IL CONTENZIOSO
MOGLIANO – (N.D.) Sarà il Consiglio di Stato, al quale si è appellata la Provincia di Treviso, a dire l’ultima parola sulla tribolata vicenda del progetto di completamento della Tangenziale nord-ovest di Mogliano, del costo di 9,5 milioni di euro.
A bloccare i lavori dell’opera varia complementare al Passante (circa 2,5 chilometri per collegare il Terraglio al nuovo rondò su via Zermanesa all’altezza del raccordo con l’autostrada A-27) è stato un proprietario del terreno da espropriare (l’azienda agricola Pesce) che due settimane fa aveva fatto ricorso al Tar per chiedere la sospensiva dei lavori in attesa di stabilire l’entità dell’indennizzo dei terreni soggetti ad esproprio. L’azienda Pesce ha chiesto che l’indennizzo deve essere rapportato a quello riconosciuto ai proprietari terrieri del tracciato del Passante.
Mercoledì scorso il Tar doveva pronunciarsi nel merito della richiesta di sospensiva. I giudici hanno però rinviato ogni decisione sul ricorso in attesa della sentenza, su uno analogo fatto dalla stessa azienda Pesce, al Tribunale di Treviso.
Durissima la reazione del presidente della Provincia Leonardo Muraro. «Purtroppo, ancora una volta, ci rendiamo conto di essere in Italia. A fronte della correttezza dimostrata della nostra amministrazione, il ricorso di un singolo cittadino può bloccare un’opera attesa da decenni. Sugli indennizzi -aggiunge Muraro- abbiamo agito con la massima legalità e trasparenza. Ci stupisce che il Tar si sia pronunciato su questa questione, dato che l’organo deputato dovrebbe essere la Corte d’Appello. Ci auguriamo che il Consiglio di Stato al quale ci siamo appellati valuti la correttezza del nostro operato e ci dia la possibilità già entro la fine dell’anno di poter iniziare la tanto attesa opera di completamento della Tangenziale Nord».