Nuova Venezia – “Basta cemento e ipermercati”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
30
nov
2013
IL CONVEGNO
Dibattito organizzato da Confesercenti sulla nuova urbanistica
Il convegno sul “Buon governo del territorio” è avvenuto ieri presso il centro Cardinal Urbani di Zelarino alla presenza di volti illustri che si sono confrontati su temi riguardanti il suolo e la sua eccessiva cementificazione e sfruttamento. Un convegno organizzato da Confcommercio Veneto, che vuol sensibilizzare tutti su questa tematica che continua a tornare nell’attualità dei giorni nostri dopo la sciagura in Sardegna.
«Il 30% del suolo veneto è cementificato» ha dichiarato Massimo Zanon, presidente di Confcommercio «un eccesso lungo vent’anni, scatenato da politiche del territorio che hanno privilegiato interessi diversi da quelli sociali, paesaggistici, antropologici».
«Del resto» ha aggiunto «il Veneto è la seconda regione d’Italia per cementificazione, ci vuole il coraggio da parte le istituzioni di mettere fine a questo problema,un segnale arriva già dalla legge regionale sul commercio”.
Ha aperto i lavori del convegno Marino Zorzato, Vice Presidente della Regione Veneto e Assessore al Territorio:«dobbiamo avere il coraggio e la determinazione di confrontarci con i problemi attuali,frutto di una politica urbanistica di dieci anni fa quando il Nordest era nel suo pieno sviluppo e la richiesta di costruire era forte, da considerare però che all’epoca il 99% era favorevole; per questo un piano casa come quello approvato l’altra notte, che prevede un ampliamento della cubatura fino all’80% dell’esistente, eviterà cementificazione selvaggia».
Per Amerigo Restucci, Rettore dello Iuav (Istituto universitari odi architettura) di Venezia: «il commercio resta il punto qualificante di una società, ma va dato uno stop alle costruzioni di centri commerciali come Auchan, basti pensare che ad ogni loro assunto si perdono 4/5 assunti a Venezia;
bisogna poi dare valore al Piano Regionale del Paesaggio, farne un valore per il territorio, importante resta che le istituzioni facciano quello che promettono».
Durante il convegno è stato ripetuto che «in Europa la Germania è avanti a noi anche da questo punto di vista». Il governo tedesco, infatti, valuta le situazioni ambientali con numeri alla mano, cosa che in Italia non avviene dato che i dati sui terreni cementificati in molti casi non esistono. Da qui l’appello da parte di tutti i partecipanti per «garantire lo sviluppo senza più deturpare il paesaggio».
Gian Marco Calfa
Mercato della casa continua la flessione delle compravendite
I dati dell’Agenzia delle entrate nui primi sei mesi del 2013 confermano la crisi: meno 2%. Rispetto al 2007 è meno 54%
La crisi non molla la presa sul settore immobiliare, ma in misura minore dell’anno scorso. Nel primo semestre di quest’anno è stata registrata un’ulteriore ma lieve flessione di – 2% del le compravendite di abitazioni nel comune di Venezia, nel primo semestre 2013, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. In particolare, sono state 995 le unità immobiliari scambiate negli ultimi sei mesi di quest’anno nel capoluogo veneto. I dati, calcolati sulla base delle quote di proprietà (in Ntn, ovvero numero di transazioni normalizzate), sono riportati nello studio pubblicato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, in collaborazione con l’Ufficio Provinciale di Venezia. Calo maggiore di compraventite per l’intero mercato regionale che, se confrontato con il semestre dell’anno precedente, ha subito una diminuzione degli scambi del -12%, equivalente a 16.325 Ntn; dato leggermente superiore a quello nazionale di settore (-11,6%). A livello provinciale, nel secondo semestre 2012 le compravendite complessive, di unità immobiliari a destinazione abitativa sono state 3.477, di cui il 71,41% ubicate nella provincia. Analizzando i dati migliore degli anni scorsi (il 2004), risulta evidente un pesante arretramento del mercato residenziale abitativo a livello provinciale a partire dal primo semestre 2007: rispetto a tale semestre, il mercato delle abitazioni provinciali ha perduto oltre la metà delle compravendite con un -54,8%. Se si analizza l’andamento dei prezzi nominali delle abitazioni, tra il 1° semestre 2013 ed il 2° semestre 2012, si osserva come, nonostante la contrazione delle compravendite, si sia rilevata solo una leggera diminuzione delle quotazioni medie residenziali. Quel che emerge per l’intera regione Veneto, è un calo delle compravendite tra il 1° semestre 2013 e lo stesso periodo dell’anno precedente pari al -12%, leggermente superiore al calo nazionale, -11,6%. Le riduzioni più consistenti si sono rilevate nelle province di Belluno (-15,2%) e Venezia (-14,6%); mostrano cali inferiori le provincie di Rovigo e Verona (-11,3%) e Vicenza (-5,6%). Si registra, per i soli capoluoghi, una diminuzione complessiva del Ntn del -7,0%. I capoluoghi di Belluno (-22,9%) e Treviso (-18,1%) mostrano i cali più consistenti, mentre variazioni minori si sono avute nei capoluoghi di Verona (-8,8%) e Padova (-3,0%). Venezia è l’unico comune capoluogo del Veneto dove si registra un leggero incremento del Ntn del 0,6%, probabilmente, influenzato positivamente dai dati di Cavallino Treporti. Per quanto riguarda e i comuni delle province venete con esclusione dei capoluoghi, si registra un calo complessivo del Ntn tra il 1° semestre 2013 e lo stesso periodo dell’anno precedente del -13,5%, anche in questo caso leggermente superiore a quello registrato nei comuni non capoluogo a livello nazionale. I cali più elevati si sono rilevati nei comuni (escluso capoluogo) della provincia di Venezia -20,1% e di Padova, -16,1%, mentre variazioni minori si sono avute nei comuni (escluso capoluogo) della provincia di Rovigo -9,5%, e Vicenza, -5,0%. Infine, a livello di prezzi delle abitazioni la quotazione maggiore è quella registrata in provincia di Venezia (2.081 euro al metro quadrato) seguita da Belluno (1.484), mentre i valori più bassi si registrano nelle province di Vicenza (1.103) e Rovigo (1.086).