Mattino di Padova – Treno dei pendolari, a Mestre si cambia
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10
dic
2013
Il vicesindaco Pizzo punta il dito sull’orario cadenzato: «Utenti penalizzati. Soppressa l’ultima corsa la domenica sera»
PIOVE DI SACCO – Dal 15 dicembre anche sulla linea ferroviaria Adria-Mestre, gestita da Sistemi Territoriali, sarà applicato il nuovo orario cadenzato. Ma la novità non è stata accolta con favore dai molti pendolari che utilizzano la linea, tanto meno dal vicesindaco e assessore ai Servizi pubblici di Piove, Lucia Pizzo. Quest’ultima vuole un incontro urgente con l’assessore regionale Renato Chisso per “aggiustare” il tiro sui nuovi orari, e non solo. Nelle scorse settimane, fra i pendolari, è stata avviata una raccolta di firme per chiedere garanzie soprattutto per gli orari di punta.
«Purtroppo le istanze che avevamo portato in Regione, per dar voce alle esigenze dei pendolari», sottolinea Pizzo, «non sono state accolte. In particolare è gravissima la scelta di ridurre l’offerta di treni nell’ora di punta del mattino. Con il vecchio orario le partenze da Piove erano alle 6.32, alle 7.03, la corsa più utilizzata, poi alle 7.37 e alle 8.06. Dal 15 dicembre saranno alle 6.47, alle 7.22, alle 7.47 e alle 8.47. Tra l’altro proprio il treno delle 7.22, che già ritarda rispetto a quello attuale delle 7.03, sarà uno dei pochi che non proseguirà fino a Venezia. Per lavoratori e studenti sarà necessario scendere a Mestre e prendere una coincidenza, con inevitabili disagi. Eravamo stati chiari su un punto», ricorda il vicesindaco, «ovvero che gli orari di punta trovassero una risposta nel servizio pubblico. Il nuovo orario non va in questa direzione, tanto più che viene a cadere gran parte dell’integrazione con i pullman Actv, di cui sono state tagliate numerose corse. Manca una vera sinergia che renda efficiente il sistema di trasporto pubblico gomma-rotaia».
Da diversi giorni i treni subiscono frequenti ritardi: «Vorrei che l’assessore Chisso fosse ferreo nell’applicare le multe ed esigere i rimborsi per gli utenti anche con Sistemi Territoriali», appunta Pizzo, «così come fa con Trenitalia. Invece per gli utenti della nostra linea non c’è mai stato alcun tipo di ristoro per ritardi e disservizi».
Un altro neo del nuovo orario è la soppressione nei giorni festivi del treno che parte da Venezia alle 20.49, con l’ultima corsa alle 19.19: «Avevamo chiesto di inserire un treno in tarda serata per favorirne l’utilizzo da parte dei turisti che preferiscono non prendere alloggio a Venezia: questa scelta va in direzione opposta. Infine», conclude il vicesindaco, «va fatto notare che i pendolari hanno acquistato l’abbonamento a inizio dicembre senza sapere come sarebbe cambiato l’orario.
Elena Livieri