Nuova Venezia – Pedaggi: gli sconti ai pendolari slittano.
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24
gen
2014
TARIFFE AUTOSTRADALI»dopo gli aumenti
L’Aiscat condiziona il sì al ministro Lupi ad un allungamento delle concessioni. Tosi: il Governo segua l’esempio spagnolo
VENEZIA – Sì condizionato delle concessionarie autostradali agli sconti sui pedaggi autostradali in favore dei pendolari sollecitati dal ministro Maurizio Lupi alla luce dei rincari scattati il primo gennaio. La riunione plenaria dell’Aiscat – l’associazione che raggruppa 40 società (incluse le venete Cav, Autovie, Serenissima) – ha espresso disponibilità a introdurre le agevolazioni richieste, pur riservandosi una valutazione dettagliata delle singole tratte che presentano condizioni tariffarie e andamenti finanziari molto diversi. La contropartita richiesta ai Trasporti è quella prevista: un allungamento dei tempi delle concessioni che consenta di spalmare più agevolmente gli oneri derivanti dagli investimenti compiuti – un esempio per tutti: la costruzione del Passante di Mestre e i 650 milioni residui che Cav deve rimborsare – abbinata a una sorta di «liberatoria ministeriale» circa i danni erariali derivanti dal calo d’introiti in una congiuntura caratterizzata dalla flessione media del traffico autostradale nell’ordine del 20%. Sui tempi di concessione (attualmente intorno ai quarant’anni con l’eccezione di Cav, penalizzata a quota 23) Lupi ventila l’opposizione dell’Ue in nome della libera concorrenza ma Aiscat ribatte che in Spagna, di recente, un analogo provvedimento è stato adottato senza veti di sorta. Scarni i commenti a conclusione dei lavori. Tra i pochi a parlare, Flavio Tosi, in veste di presidente della Brescia-Padova: «Un incontro interlocutorio ma positiva», il commento del sindaco di Verona, lesto a precisare che «in Italia mediamente i pedaggi sono inferiori a quelli europei e quelli della Brescia-Padova, tra i più bassi del Paese, nel 2014 hanno avuto un aumento del 1,44% appena. Non vorrei che la questione delle tariffe autostradali troppo costose fosse un paravento per eludere il vero problema delle famiglie italiane che è la pressione fiscale eccessiva». Premesso ciò, Tosi apre agli sconti ma detta condizioni: «Siamo disponibilissimi a venire incontro ai pendolari se c’è un patto chiaro con il Governo di Roma che dovrebbe avere lo stesso coraggio di quello spagnolo. L’unica via d’uscita, a costo zero, è l’allungamento delle concessioni e la loro aggregazione. Le altre soluzioni sono improponibili: fare pagare agli altri utenti ciò che si sconta ai pendolari sarebbe ingiusto; e rinunciare a realizzare le opere pubbliche, penalizzando il territorio, non aiuterebbe certamente il Paese». Ora si attende la replica del ministro dei Trasporti, ieri destinatario di un ennesimo sos, stavolta dalla Federazione motociclisti. Alla luce del negoziato che si profila, l’entrata in vigore degli sconti – auspicata da Lupi per l’inizio di febbraio – è destinata a slittare.
Filippo Tosatto