Gazzettino – Mestre. Favorita, mai piu’ dormitorio.
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25
gen
2014
Varato dalla Giunta il piano che trasformerà il quartiere ora diviso dal Terraglio
Verranno costruiti tra i 150 e i 200 appartamenti ma il quartiere che sorgerà avrà qualche migliaio di abitanti perché, grazie ad una o due rotatorie e ad una nuova piazza, la parte Est e quella Ovest della Favorita verranno finalmente riunite e sarà sanata la frattura determinata dal Terraglio. Ieri, dunque, la Giunta comunale, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Andrea Ferrazzi, non ha approvato solo un semplice piano edilizio. La delibera varata, infatti, dà il via libera al Pcp della Favorita, ossia al Piano di coordinamento preventivo per l’intero quartiere.
La storia di questo parto è lunga ben più di nove mesi, è da anni che la famiglia Maccatrozzo proprietaria di una serie di terreni a Est del Terraglio, nella zona della piscina e della palestra, ha ottenuto dalle Amministrazioni precedenti il diritto di costruire: una C2RS il cui Piano di lottizzazione era stato approvato dalla Giunta il 25 marzo 2010 e un Peep ancora più antico. Su queste lottizzazioni sono state presentate l’osservazione di un cittadino e un parere favorevole ma condizionato della Municipalità del centro: si lamentavano carenza di infrastrutture a servizio delle attività pubbliche, di viabilità, di parcheggi e di verde pubblico.
Ebbene, la delibera approvata ieri ha tenuto conto di tutti i problemi sollevati e ha modificato il progetto originario. Il privato ora potrà costruire 6 mila metri quadrati in meno di quelli consentiti dal Prg del 2004 (in tutto ha a disposizione 28 mila metri quadrati), dovrà realizzare condomini piccoli e integrati con le tipologie delle case esistenti, e soprattutto investirà 7 milioni di euro (tra beneficio pubblico e opere di urbanizzazione) per fare la rotatoria (o le rotatorie), un’area verde attrezzata di 23 mila metri quadrati, un bosco di 19.500 metri quadrati, 5489 metri quadrati di parcheggi (per circa 220 posti auto) a servizio di piscina, palestra e scuole (inoltre, naturalmente, costruirà i parcheggi per i nuovi edifici), una piazza da 2500 metri quadrati, poi dovrà abbattere il centro civico e l’ufficio postale e costruirli nuovi attorno alla piazza (e non più lungo il Terraglio); inoltre ci saranno 900 metri quadrati di strutture destinate ad ospitare negozi di vicinato. Chi andrà ad abitare lì e chi già ci vive, insomma, non avrà più un dormitorio tagliato in due dal Terraglio ma un quartiere con tutta una serie di servizi a disposizione: scuole (nido, materna e media), negozi, centro civico, Poste, piscina e palestra. Via Penello smetterà di essere il collo di bottiglia che consente l’accesso al centro sportivo e alle case della zona e diventerà una strada pedonale.
Maccattrozzo attendeva l’approvazione della delibera per realizzare subito un parcheggio temporaneo che risolverà i problemi di congestione legati al fatto che, essendo diventato un centro di riabilitazione regionale per disabili, il centro sportivo è super affollato. Per il resto la delibera dovrà essere approvata dal Consiglio comunale, dopodiché gli uffici tecnici comunali prepareranno i piani attuativi. Probabilmente, insomma, entro un anno potrebbero partire i lavori. E per prima cosa il privato si è impegnato a realizzare le opere di interesse pubblico.
LE CRITICHE – Contrari all’aumento di cubatura
IL PROGETTO – Aree attrezzate, park e un bosco. Il progetto proposto dall’assessore Ferrazzi prevede un parcheggio, un’area verde attrezzata, servizi e un bosco di quasi due ettari.
VIABILITÀ – Una rotatoria unirà le aree Est e Ovest
EDILIZIA – Da costruire fra i 150 e i 200 appartamenti
LETTERA DEI RESIDENTI – Ma c’è anche chi si oppone «Il Comune fermi tutto»
C’è chi non vuole la nuova lottizzazione della Favorita. Sei abitanti della zona, impegnati a vario titolo nei comitati a difesa dell’ambiente e del territorio, hanno scritto una lettera all’amministrazione comunale chiedendole di «esercitare tutte le azioni possibili per evitare questa nuova lottizzazione che consuma altro suolo della nostra città, verificando quali siano i diritti effettivamente acquisiti dal proponente».
I diritti, da quanto si è capito, sono acquisiti da vari anni e ormai non c’è più nulla da fare. Per questo i sei firmatari giudicano l’operazione un nuovo ricatto «come gli altri posti di volta in volta dall’amministrazione regionale o da quella comunale. Accade oggi per l’area Maccatrozzo, è accaduto ieri, e probabilmente accadrà domani, per tutta l’area AEV Terraglio».
I permessi, dunque, sono stati concessi da tempo e Diego Saccon, Angelo Pistilli, Antonino Stiná, Chiara Carraro, Dina Carraro con Giuseppe Mian, affermano che «non si capisce il motivo dato che stravolgono un territorio che ha una sua caratteristica particolare, di campagna semiurbana, a fronte di investimenti immobiliari di incerta efficacia».
E a proposito di investimenti, i sei cittadini scrivono che dovrebbe essere l’amministrazione comunale a realizzare parcheggi e viabilità decente, senza aspettare di ottenerla grazie ad uno scambio con i privati: nuovi condomini che si aggiungono alla marea di alloggi invenduti, in cambio di infrastrutture pubbliche necessarie.
(e.t.)