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Nuova Venezia – Il Governo impugna il Piano casa del Veneto.

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

25

gen

2014

Ricorso alla Consulta. Il Pd: era prevedibile. Bond e Cortelazzo (Ncd): il centrodestra stacchi la spina 

L’assessore zorzato Sono pronto al dialogo ma questa manovra orchestrata dai sindaci di sinistra e da Zanonato danneggia i cittadini

VENEZIA – Il Governo ricorre alla Corte Costituzionale contro il Piano Casa del Veneto. Su proposta del ministro degli Affari regionali, Graziano Delrio, l’esecutivo di Letta ha deciso l’«impugnativa parziale» della legge voluta dal vicepresidente di Palazzo Balbi, Marino Zorzato, che autorizza nuovi ampliamenti in deroga, a scopo familiare, nelle abitazioni di proprietà. La scelta non è stata indolore e ha suscitato l’opposizione del ministro Maurizio Lupi (esponente del Nuovo centrodestra e punto di riferimento di Zorzato) che ha ottenuto un «approfondimento istruttorio» del caso. Il ricorso investe il mancato riconoscimento del ruolo dei sindaci nella programmazione urbanistica; i rischi edilizi per i centri storici; le perplessità tecniche -ambientali (rischio idraulico, altezza, sagome) circa gli ampliamenti abitativi concessi.

«Si è verificato ciò che non volevamo, ciò dimostra la testardaggine di questa Giunta che non ha voluto arrendersi neppure di fronte all’evidenza dell’incostituzionalità della norma che sottrae ai Comuni le loro competenze, il che la dice lunga circa l’atteggiamento centralistico e non rispettoso degli enti locali» il commento di Bruno Pigozzo (Pd) vicepresidente della commissione urbanistica che ieri aveva sorprendentemente anticipato l’iniziativa del Governo. Ora bisogna rimediare con urgenza, confrontandoci attorno alla nostra proposta di modifica del Piano».

«Disponibile ad ogni confronto sul piano tecnico, nel supplemento istruttorio intravedo una volontà di dialogo istituzionale da parte del Governo», ribatte Zorzato «ma non cambio idea sulle competenze dei Comuni: riconoscere loro un diritto di veto equivarrebbe a un danno per l’economia e le famiglie venete. Il Piano Casa ha salvato l’industria edilizia aiutando i piccoli proprietari senza alcun consumo ulteriore del suolo. I sindaci di Padova e Venezia, che insieme a Zanonato, hanno orchestrato questo attacco a una legge del Veneto, dovranno risponderne ai cittadini. Il ricorso, comunque, non invalida il Piano che resta perfettamente valido in attesa della sentenza».

Zorzato, nei prossimi giorni, sarà a Roma per un colloquio con Del Rio mentre Costantino Toniolo, l’alfaniano che presiede la commissione bilancio, punta il dito sul ministro Flavio Zanonato «mandante politico di un’operazione targata sinistra».

Ancor più dura, anzi furiosa, la reazione dei consiglieri del Pdl-Ncd: «La misura è colma. Chiediamo che le forze di centrodestra rimaste nelle cosiddette “larghe intese” stacchino la spina al Governo», le parole di Dario Bond e Piergiorgio Cortelazzo, capogruppo e vice a Palazzo Ferro-Fini «il Governo colpisce gli effetti benefici di una legge studiata per dare una risposta alle esigenze abitative dei veneti e alle giuste aspettative degli operatori edili, schiacciati da una crisi senza precedenti. L’esecutivo Letta si è assunto la responsabilità di bloccare investimenti per diversi milioni di euro sulla base di suggestioni e mere strumentalizzazioni partitiche. Così si soffoca non solo la nostra economia, ma anche la nostra autonomia legislativa in un settore, quello urbanistico, principalmente regionale»; ancora: «Questa mossa portata avanti con irresponsabilità dal Pd doveva essere bloccata dai ministri del centrodestra senza se e senza ma e invece in nome delle larghe intese si è asfaltato il diritto di una Regione a provvedere per i suoi cittadini e le sue categorie. E’ prevalsa la menzogna di chi ha sventolato spauracchi speculativi inesistenti».

Nota finale. Il Piano non è stata l’unica legge veneta a finire nel mirino del Consiglio dei ministri: analoghe impugnazioni sono state decise per la legge che sopprime Ferrovie Venete srl, Immobiliare Marco Polo, Società Veneziana Edilizia Canalgrande spa, Terme di Recoaro spa e recede dalla partecipazione alla Società l’Autostrada Alemagna; per il rendiconto finanziario regionale 2012 e per alcuni articoli della finanziaria 2009.

Filippo Tosatto

 

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