Nuova Venezia – Galan ascoltato dalla Procura di Padova
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
11
feb
2014
Faccia a faccia con il pm Baccaglini, titolare di importanti inchieste. L’ex governatore è stato sentito come testimone
PADOVA – In gran segreto l’ex governatore del Veneto (nonché ex ministro della Cultura) Giancarlo Galan è stato sentito negli uffici della procura della Repubblica di Padova.
Venerdì scorso il faccia a faccia con il pubblico ministero Federica Baccaglini che lo ha interrogato nel più stretto riserbo in qualità – almeno stando alle indiscrezioni – di persona informata sui fatti. Ma certo un personaggio così noto non è sfuggito facilmente, anche se un “muro” era stato alzato per proteggerlo ed evitare che la notizia diventasse di dominio pubblico. Ma tant’è: Galan è stato riconosciuto . Contattato al telefono, pur gentilissimo, l’onorevole Galan prima sfodera la consueta ironia («In procura dal pm Baccaglini? Sono andato a trovare una cara amica…»), poi si fa più serio e taglia corto: «Non intendo dire nulla, c’è un segreto istruttorio che devo rispettare. La prego… non so essere scortese» conclude. Dal suo entourage filtrano poche notizie: Galan (attuale presidente della VII Commissione Cultura, Scienza e Istruzione della Camera dei Deputati) sarebbe stato sentito nell’ambito di un’inchiesta che riguarda una persona da lui conosciuta e che non tocca minimamente né il suo ruolo istituzionale passato (la presidenza della Regione) né il suo attuale incarico di parlamentare. È davvero così? Oppure l’interrogatorio riguarda importanti fascicoli d’indagine sul tavolo del magistrato padovano che si occupa di reati contro la Pubblica amministrazione? Il pm Baccaglini, infatti, ha in mano indagini di peso. Prima fra tutte quella, ormai verso il traguardo finale, denominata “Operazione Pantano”, sulla gestione inquinata degli appalti pubblici che ha tirato in ballo, oltre a tre imprenditori, anche l’ex vertice dell’Ater di Venezia, l’architetto padovano Luciano Aldo Marcon finito agli arresti domiciliari, e l’ex parlamentare Pdl Filippo Ascierto. E ancora l’indagine sui disastri provocati dall’alluvione e su alcuni appalti del Genio civile che dipende dalla Regione. Infine l’inchiesta sul sistema dei rimborsi milionari garantiti dalla Regione alla Casa di cura Trieste, il centro di foniatria con sede a Padova in via Bergamo, al centro di accertamenti per l’ipotesi di truffa aggravata al conseguimento di erogazioni pubbliche ai danni del Servizio sanitario veneto. Nei mesi scorsi era stato sentito dal magistrato anche il top manager della sanità del Veneto, il vicentino Domenico Mantoan, il massimo dirigente amministrativo della Regione che ha in mano il “pianeta salute” del Veneto ed è competente a decidere accreditamenti e convenzioni di specialisti e strutture private.
Cristina Genesin