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PADOVA «Gli aumenti delle rendita catastali per chi ha un impianto fotovoltaico superiore ai 3kWp? Un’assurdità» sono queste le parole dell’onorevole Alessandro Zan,(Sel) ex assessore all’ambiente di Padova, a proposito delle conseguenze derivanti dalla circolare 36/E del 19 dicembre 2013 dell’Agenzia delle Entrate.

«Presenterò alla camera dei deputati un’interrogazione al Governo sulla denuncia riportata dai quotidiani veneti Finegil», ha spiegato l’onorevole Alessandro Zan.

«Mi pare assurdo che chi decide di inquinare meno e di fare uso di un impianto di produzione di energia rinnovabile o di risparmio energetico venga penalizzato ai fini fiscali. Il Governo da una parte offre degli incentivi e dall’altra li toglie aumentando le tasse e costringendo a complicatissime e costose procedure burocratiche».

L’interrogazione a risposta scritta rivolta, nella seduta di ieri, ai ministeri dell’Economia e delle finanze, dello Sviluppo economico e dell’Ambiente chiede «quali provvedimenti i Ministri interrogati intendano prendere per annullare gli effetti della circolare dell’Agenzia delle Entrate» e suggerisce di considerare un innalzamento della soglia di accatastamento ai 12kWp escludendo così dagli aggravi fiscali soprattutto coloro i quali, dal fotovoltaico, ottengono l’energia necessaria per lo sviluppo di un impianto di riscaldamento a Pompa di Calore.

«Modificare il valore catastale dell’immobile per un impianto fotovoltaico» dichiara Zan nella sua interrogazione, «avrebbe la stessa ratio di modificare la rendita dell’immobile qualora venissero sostituiti i serramenti o la caldaia: un impianto di produzione di energia rinnovabile o di risparmio energetico non può e non deve essere penalizzante ai fini fiscali».

(ri.sa.)

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