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Alvise Maniero boccia la Mestre-Orte: «Violenta il territorio»

MIRA – Il comune di Mira è pronto a ricorrere al Tar per fermare la Romea commerciale. Il sindaco Alvise Maniero definisce l’opera «violenta e devastante per il territorio».

L’ordine del giorno approvato mercoledì dal Consiglio comunale di Mira chiede «il ritiro del progetto preliminare approvato dal Cipe lo scorso 8 novembre, l’individuazione di alternative più sostenibili, più economiche e più efficaci (come la deviazione del traffico pesante verso la A13) e un programma di interventi urgenti per la messa in sicurezza dell’attuale Romea».

Al sindaco e alla giunta il Consiglio è stato chiesto di «valutare azioni legali per contrastare la realizzazione del progetto».

Il documento, proposto dai gruppi “Mira fuori dal Comune” e “Movimento 5 Stelle” ha visto il voto dei consiglieri di maggioranza e di Mattia Donadel (Mira fuori del Comune) l’astensione di Marcato (Noi per Mira). I gruppi del Pd e Forza Italia sono usciti dal Consiglio dopo che la maggioranza aveva respinto la richiesta di una ulteriore sospensione per apportare modifiche.

Durissimo l’intervento del sindaco Alvise Maniero contro l’opera. «Il documento presentato al Consiglio parla chiaro» ha detto «L’opera che si vuole realizzare è devastante per il territorio e lo è ancor di più per l’economia del nostro paese. Si regge infatti sulla truffa del project financing che dà ai privati l’opportunità di un investimento a rischio zero, dal momento che le eventuali passività saranno ripianate con soldi pubblici, cioè degli stessi cittadini che nel frattempo pagheranno anche il pedaggio per circolare sull’autostrada. Quest’opera è una violenza, e le violenze non si concordano né si gestiscono, si rifiutano».

L’Anas ha sottolineato che nei prossimi anni per la sicurezza in Romea sono previsti investimenti per cinque milioni di euro e tra i lavori rientra il sottopasso di via Bastie a Giare di Mira.

Alessandro Abbadir

 

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