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DOLO «Non ci sarà alcuno smembramento dell’Asl 13 e nemmeno saranno chiusi gli ospedali di Dolo e Mirano. Nè Dolo sarà trasformato in una lungodegenza. Invito i colleghi sindaci, prevalentemente quelli del Pd, della Riviera del Brenta, a non fare campagna elettorale ».

Il presidente della Conferenza dei sindaci dell’Asl 13 Fabio Livieri anticipa che i piani di attuazione delle schede ospedaliere dell’Asl 13 saranno illustrati mercoledì 2 aprile alla riunione della Conferenza dei sindaci in programma a Mira. Le accuse arrivate in questi giorni al direttore generale sono chiare. Per il collega Giampietro Menin, sindaco di Camponogara, le azioni che si stanno avviando porteranno «alla chiusura di reparti, lo spostamento di altri come pacchi postali, prefigurando il declassamento dell’ospedale di Dolo senza un’alternativa per i cittadini di quest’area che già adesso per le cure sanitarie sono costretti a peregrinare tra gli ospedali di Padova e Mestre».

Sempre per i sindaci della Riviera il direttore generale punta a trasformare l’ospedale di Mirano in ospedale di rete per il bacino dell’attuale Asl 13, ma questo a loro parere sarà messo in discussione quando tutto graviterà intorno a Mestre.

«Non è previsto alcun declassamento » spiega Fabio Livieri «Anzi gli ospedali saranno ammodernati e sarà potenziata la medicina territoriale. Ho verificato personalmente il contenuto delle schede ospedaliere riferite all’Asl 13 e non c’è alcun disegno regionale a farla scomparire. Sembra invece che tutte queste paure infondate arrivino solo da una parte politica, il Pd. Per questo lo stesso direttore Gino Gumirato spiegherà le schede nella prossima assemblea dei sindaci a Mira».

(a.ab.)

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