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Quelle installate sono troppo strette: le biciclette si incastrano con freni e cestini

Sostituzioni al via forse già oggi. Infuriati i pendolari: «Machi le ha previste?»

È appena stato inaugurato, ma ha già bisogno di importanti interventi.

A partire dalle rastrelliere che in un parcheggio per le biciclette non sono certo un dettaglio di secondo livello. E ora i pendolari si domandano: ma non sono state provate prima di essere acquistate? Si direbbe proprio di no perché è stato fatto un bel pasticcio. Le rastrelliere della nuova struttura, realizzata a fianco della stazione ferroviaria, sono da cambiare perché, infilate una a fianco dell’altra, e una di fronte all’altra, le biciclette si incastrano in un groviglio di leve di freni e cestini. Nel precedente bicipark non succedeva perché le “corsie” dove si infilano le ruote erano organizzate in modo tale da evitare l’effetto “Tetris” tra i mezzi. Così ieri ad alcuni abbonati al bicipark ancora fresco di vernice è stato chiesto di non assicurare le biciclette con il lucchetto, perché nelle prossime ore dovranno essere spostate per iniziare i lavori. Che tipo di lavori? «È allo studio una soluzione che non comporti troppi disagi», si limita a dire Avm, che preferisce così non sbilanciarsi e peggiorare una situazione che è più complicata di come possa sembrare a prima vista. L’obiettivo è il trasferimento delle rastrelliere che erano nel vecchio bicipark di piazzale Favretti – e che anche a detta dei pendolari andavano benissimo – che sono tuttavia in numero minore rispetto a quelle da sostituire.

Per le rimanenti quindi Avm ha davanti a sé due possibilità: modificare quelle esistenti (l’operazione però è piuttosto complessa) o comprarne di nuove. Insomma c’è il rischio che sia necessario riaprire il cantiere per le prossime settimane, con forti disagi per i pendolari, anche perché mentre si faranno i lavori dove si potranno lasciare le centinaia di biciclette che sarà necessario spostare? L’argomento è stato affrontato l’altro giorno in una riunione della società. Il problema delle rastrelliere era stato segnalato nei giorni scorsi anche nella petizione inviata al Comune e al prefetto dal comitato spontaneo dei ciclisti pendolari. «Da provare per credere quanto siano inefficaci», scrivono nella lettera di presentazione delle firme, «troppo alte e strette, le biciclette non ci stanno e si inizia a litigare con il vicino». Tra i disagi segnalati da chi ogni giorno si sposta in bici anche l’accesso pericoloso perché il bicipark al momento non è servito da una pista ciclabile e perché per salire all’area di sosta delle bici – a cinque metri d’altezza – bisogna percorrere due ripide rampe che con pioggia e ghiaccio rischiano di trasformarsi in uno scivolo.

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