Nuova Venezia – Chioggia “Nuova conca ma troppe barche”
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22
apr
2014
Masiero (Slow Lagoon): «I diportisti non potranno uscire in mare»
CHIOGGIA «Non si riesce a comprendere quale alternanza di pensieri abbia la pubblica amministrazione veneta quando, da una parte, incentiva la navigazione fluviale, con grandi investimenti di risorse ma, dall’altra, la stronca a meno di un chilometro di distanza». Marino Masiero, presidente di Slow Lagoon, plaude alla nuova conca di navigazione di Brondolo, ma solo a metà. «Un’opera importantissima, costata 18 milioni di euro, che fa parte di un sistema di collegamento fluviale, da Mantova a Venezia, unico nel suo genere ». Meglio di un’autostrada per le merci ma non altrettanto buona per il traffico diportistico chioggiotto (40mila passaggi all’anno) per il quale sarà insufficiente, quando verrà realizzato lo sbarramento per il cuneo salino. «Quando la barriera sarà in funzione» spiega Masiero «la piccola conca ad essa relativa potrà garantire solo 40 barche all’ora rispetto alle attuali 104 certificate nel progetto; altre 150 barche all’ora sono quelle che, fino a ieri, passavano per la vecchia conca di Brondolo, nonostante gli inconvenienti tecnici che, quasi ogni anno capitavano. Con lo sbarramento, quindi, la nuova conca, per pareggiare i tempi attuali, dovrebbe assorbire un passaggio di oltre 200 barche/ora con un dislivello, tra il bacino di Brondolo e il mare, che, proprio per la realizzazione della barriera salina, si alzerà dagli attuali 10 a 50-120 centimetri». «In queste condizioni, però », sostiene Masiero, «la vecchia conca non sarà utilizzabile, tutto il traffico turistico si riverserà su quella nuova i cui tempi concata (ingresso barche, pareggiamento del livello, uscita delle barche) attualmente mezzora per quei 10 centimetri, diventeranno impossibili per i diportisti. L’intero sistema andrà in tilt».
Diego Degan