Gazzettino – Venezia. Mazzata dalla Germania “Grandi navi a Venezia inquinamento record”
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29
apr
2014
LA POLEMICA – Nuove rilevazioni sulla laguna prodotte da una Ong tedesca
CENTRALINA ARPAV «È inutile in quella posizione in mezzo al verde ed esposta al vento»
POLVERI SOTTILI – Registrata una concentrazione elevatissima di Pm 10 e Pm 2.5
Studio del Nabu: «Polveri sottili come da un milione di auto. Sull’aria incidono anche gli scarichi dei vaporetti»
Altro che accordi volontari tra porto e armatori per una riduzione sensibile del tenore di zolfo ma insufficiente per poter affermare con certezza che non esistono rischi alla salute dei veneziani legati al passaggio e alla permanenza delle navi in Marittima. L’associazione non governativa tedesca Nabu, forte di oltre mezzo milione di iscritti, sostiene che le autorità locali, a cominciare dal sindaco, dovrebbero vietare il passaggio delle navi per motivi di salute pubblica, dal momento che non hanno investito per installare filtri antiparticolato capaci di abbattere al 99,9 per cento le polveri ultrasottili (pm 10 e Pm 2.5) emesse. L’equivalente di un milione di automobili.
Ieri, ospiti del Comitato No grandi navi, il Nabu ha presentato i risultati delle rilevazioni condotte la scorsa settimana su tre navi. I risultati sono stati incredibili per i profani, ma ampiamente attesi dagli addetti ai lavori. Le rilevazioni hanno anche mostrato come l’alto numero di mezzi acquei, a cominciare dai vaporetti, contribuiscano in modo non indifferente all’inquinamento atmosferico.
I dati parlano da soli, se si pensa che il massimo consentito dalla legge di particelle per centimetro cubo è di duemila. Lo scorso fine settimana a Sacca Fisola la soglia dei 2mila è stata ampiamente superata per l’intera giornata, ma al passagio della Msc preziosa il picco è stato tra le 19.20 e le 19.25 di 110mila parti per cm cubo. La nave Noordam della Holland America Line ha fatto registrare 160mila particelle per cm cubo alle 18.20. Dalla Msc Fantasia al momento del disormeggio dalla Marittima “solo” 7mila 500. I vaporetti in arrivo alla fermata hanno fatto segnare valori analoghi, 150mila parti per cm cubo.
Spostandosi verso Sant’Elena il risultato non cambia: la Msc Preziosa ha segnato quasi 180mila parte per centimetro cubo.
«Quello che stupisce – ha affermato Axel Friedrich, un passato da alto funzionario governativo e ora consulente ad alto livello per Nabu ma anche per Ocse – è che la stazione Arpav è situata in una zona isolata, in mezzo al verde e ventosa, quindi non è da stupirsi se i valori registrati sono per lo più normali. Le centraline dovrebbero essere nei luoghi abitati, ma le navi e i vaporetti dovrebbero montare filtri e catalizzatori. Il costo è sostenibile perché la salute non ha prezzo: per le prime 1,5 milioni su circa 375 milioni di costo mentre per i vaporetti un filtro costa 5-7mila euro».
«Queste informazioni – ha concluso Luciano Mazzolin di Ambiente-Venezia – le porteremo alla Procura della Repubblica, affinché siano aggiunte al già corposo dossier che tra il 2011 e il 2012 abbiamo prodotto».