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Gazzettino – Venezia. Referendum sul parco della laguna

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

7

mag

2014

COMUNE – Continua il muro contro muro, ma il Consiglio non tiene il numero legale e rinvia l’approvazione

Bettin: «Lo scopo è garantire una dimensione turistica alternativa a quella di Venezia»

Non sarà un parco naturale nel senso comunemente usato. Il Parco regionale di interesse locale della Laguna Nord, all’esame del Consiglio comunale, è un parco “naturale e antropologico”, perché il suo obiettivo dichiarato è non solo la tutela delle acque e delle barene con la fauna che le popola ma anche la residenzialità nelle isole e le attività economiche tradizionali. Come? Attraverso incentivi o sgravi fiscali ai residenti all’interno del parco (Burano, Torcello, Sant’Erasmo, Mazzorbo, Vignole, Certosa e Sant’Andrea), con il potenziamento del trasporto pubblico, la rivitalizzazione della cantieristica con la costruzione di barche sostenibili utilizzabili per un turismo “alternativo” e lo sviluppo del pescaturismo. Quindi, realizzare foresterie e bivacchi e centri di accoglienza per dare modo a tutti di vivere la laguna. Infine, rafforzare il controllo sul traffico acqueo, che purtroppo in certe giornate è devastante.
Queste sono le linee guida dell’amministrazione comunale, ma non bisogna dimenticare che c’è una forte resistenza all’istituzione del parco, a cominciare dalle mille firme raccolte solo a Burano e dalla richiesta accettata dall’amministrazione di bandire un referendum entro la fine dell’anno.
L’impegno a bandire un referendum (presumibilmente a novembre) è stato il tentativo di evitare un ostruzionismo concretizzato in un’ottantina tra subemendamenti ed emendamenti dell’opposizione. La discussione in Consiglio comunale anche ieri si è arenata per ore sul problema – sollevato soprattutto dal centrodestra (in particolare Costalonga e Giusto) – dei vincoli alle attività umane, in particolare alla caccia, alla pesca e alla semplice navigazione nell’ambito del parco, che è vastissimo (16mila ettari, un terzo della intera laguna) e va da Murano fino alle valli da pesca a ridosso di Jesolo. Anche ieri ci sono state accese discussioni, con l’assessore Bettin che difendeva la sua impostazione, che esclude nuovi vincoli rispetto a quelli che ci sono già.
In giornata Legambiente ha fatto pervenire a tutti i consiglieri un documento in cui si chiede un voto favorevole. Un appello corredato anche da firme illustri, a cominciare da Danilo Mainardi e Ottavia Piccolo. Anche il Comitato no grandi Navi interviene nel dibattito, chiedendo la tutela non solo della laguna nord ma di tutta la laguna.
Per l’approvazione finale se ne riparlerà lunedì. Il numero legale è caduto poco prima delle 20.

 

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