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LA TANGENZIALE – Il comitato boccia vecchio e nuovo progetto

TREVISO – (P. Cal.) No al progetto firmato Veneto Strade e no anche alla proposta del sindaco Giovanni Manildo che ricalca quanto già presente nel vecchio Prg. No, in buona sostanza, al quarto lotto della tangenziale, anche nella sua versione spostata verso Paese, ritenuto ormai inutile per non dire dannoso. Il comitato per la Viabilità a Nord di Treviso non cambia posizione e chiarisce che non sarà certo lo slittamento di qualche centinaio di metri del tracciato più a nord a risolvere i problemi di Monigo e di San Giuseppe. Anzi: l’idea è quella di dare battaglia a tutto campo se il Comune avesse l’intenzione di andare avanti con i suoi propositi. E non si esclude nulla: da ricorsi a manifestazioni rumorose. A sostegno del comitato si schierano il consigliere comunale Alessandro Gnocchi e Italia Nostra nella convinzione che le soluzioni per il traffico vadano ricercate altrove e non in progetti vecchi di trent’anni.
Il comitato chiede a Treviso di coinvolgere i comuni vicini e «tracciare le linee strategiche di sviluppo del territorio, stabilire i bisogni prioritari della viabilità e partire da un miglior utilizzo delle strade esistenti riducendo quanto più possibile il consumo di nuovo suolo». Intanto non si arresta la protesta di chi, in via Casette, tenta di difendere la propria casa e quel pò di agricoltura fiorita in una zona verde: «Che non ci vengano più a raccontare che il problema è perdere il finanziamento di 54 milioni – sbotta la pasionaria Marilena Rosada – . I soldi buttati sono quelli spesi per opere inutili. Questa tangenziale non serve».

 

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