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IL CONSIGLIO – Messi a disposizione dei Servizi tecnici 100 mila euro per la redazione del Pat

Dal nuovo Piano regolatore una sorpresa: il Prosecco rende meglio e non si pagano le tasse

Coltivare viti, soprattutto nella fascia collinare del territorio comunale, è diventata un’attività più redditizia rispetto a quella della costruzione di nuove case. Oltretutto per i terreni agricoli non si paga nemmeno sia la nuova Tasi (1,9 per mille) che l’Imu (8,6 per mille), che sono invece dovute per quelli edificabili. «Il reddito medio per ettaro delle attività agricole risulta essere tra i più elevati del Veneto» si legge nel parere della commissione Vas della regione sul Pat, piano di assetto del territorio, del Comune di Conegliano, a cui si sta lavorando. Come rileva lo stesso sindaco Floriano Zambon «sono sempre più numerosi coloro che si rivolgono agli uffici comunali per chiedere che le aree edificabili di cui dispongono, ma in cui non ci sono più le condizioni per costruire, vengano restituite alla destinazione agricola, mentre avveniva il contrario fino a una decina di anni fa». E aggiunge che «le richieste crescono in modo esponenziale, perché c’è sempre meno bisogno di nuove case e si investe sempre meno nell’edilizia, mentre la viticoltura soprattutto nel Prosecco è diventata un’attività particolarmente redditizia nel nostro territorio, ma i nuovi vigneti possono essere impiantati solo nei terreni con destinazione agricola». È tenendo conto di questa realtà che si sta predisponendo il Pat, piano di assetto del territorio. Non solo saranno escluse nuove aree di espansione edilizia, ma sarà restituita la destinazione agricola ad altre che erano state rese residenziali. A frenare l’espansione edilizia incontrollata nel territorio comunale si era già pensato con una variante urbanistica, approvata dalla regione nel 2003 e tuttora in vigore. Aveva puntato alla ricucitura del tessuto urbano, ma aveva anche reso edificabili aree in cui non c’erano più le condizioni per costruire, gravando sui proprietari con il salasso delle tasse da versare. È per loro più vantaggioso che abbiano una destinazione agricola, perché con la viticoltura si crea ricchezza. Dopo la fase preliminare e avere recepito tutti i pareri, con un impegno di oltre 100 mila euro saranno ora affidati i servizi tecnici per la redazione del Pat, che terrà conto di questa realtà e dovrebbe essere approvato alla fine della primavera del prossimo anno.

Giampiero Maset

 

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