Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

La Commissione nazionale Via sul progetto di scavo del canale subissata di documenti e riferimenti legislativi presentati da associazioni, partiti, esperti: il problema è rispettare i tempi per le risposte

VENEZIA Una valanga di «no». Sono 361 le osservazioni, molte delle quali multiple, presentate alla commissione nazionale Via del ministero dell’Ambiente sul progetto di scavo del canale Contorta Sant’Angelo. Una mole enorme di documenti e riferimenti legislativi che alla fine sostengono con modi diversi la necessità di «non approvare» la proposta dell’Autorità portuale. E una quantità di osservazioni che rende adesso problematico rispettare i tempi per le risposte. Per l’esame di tutte le carte ci vorrà tempo. Ma ad ognuna delle osservazioni va data una risposta nell’ambito della procedura. 361, dunque.

Alcune erano già note e presentate pubblicamente. Come quelle delle associazioni ambientaliste, Italia Nostra, Lipu, Ambiente Venezia, comitato No Grandi Navi, Ecoistituto, gruppo di Intervento giuridico. Altre si sono aggiunte firmate da singoli professionisti, anche da altre parti d’Italia.

Infine ci sono quelle degli esperti veneziani come la docente Iuav Andreina Zitelli, l’ex dirigente della Legge Speciale Armando Danella, l’economista Giuseppe Tattara, Silvio Testa.

Non c’è ancora quella della Regione, che aveva chiesto uno sforamento dei termini.

Corposa invece l’osservazione del Comune, firmata con i poteri del Consiglio comunale dal commissario Vittorio Zappalorto. Nello studio dei tecnici comunali coordinati dal direttore del settore Ambiente Andrea Costantini, sono contenute molte critiche, di procedura e di merito, al progetto presentato dall’Autorità portuale. Risposta che è stata integrata dallo studio del Corila, che solleva qualche interrogativo di tipo ambientale. E da quello firmato da tre ingegneri idraulici dell’Università di Padova, Luigi D’Alpaos, Stefano Lanzoni e Andrea De Fina dove vengono dimostrate le carenze delle analisi effettuate dai proponenti e i pericoli che lo scavo porterebbe al già precario equilibrio della laguna.

Sul versante politico spiccano le osservazioni presentate da una folta pattuglia di esponenti del Movimento Cinquestelle. L’osservazione è firmata dal deputato veneziano Marco Da Villa – che ha presentato anche una interrogazione al ministro Galletti e al suo collega delle Infrastrutture Maurizio Lupi – e da altri 49 esponenti grillini, consiglieri comunali, esperti di settore. Poi c’è l’osservazione inviata dal segretario del circolo Pd di Lido Pellestrina, Marco Micheli, che contesta le procedure adottate per la Legge Obiettivo. Infine il consigliere del Gruppo Misto Renzo Scarpa. Il responso della Via sarà emesso dopo aver studiato tutta la documentazione dalla commissione nazionale integrata dal dirigente ragionale Giuseppe Fasiol, arrestato per lo scandalo Mose e liberato dal Riesame ma ancora nell’inchiesta.

Alberto Vitucci

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui