Nuova Venezia – Marghera. “Moranzani, assessore Giorgetti se ci sei batti un colpo”
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6
nov
2014
Appello del presidente Dal Corso
MARGHERA «Massimo Giorgetti, se ci sei batti un colpo per rilanciare l’Accordo di programma del Vallone Moranzani» dice il presidente della Municipalità di Marghera, Flavio Dal Corso, costretto a fare l’ennesimo appello dopo, quelli senza risposta, fatti a Luca Zaia, governatore del Veneto. «Da sei mesi l’attuazione dell’accordo Moranzani è in stallo», spiega Dal Corso, «tanto abbiamo dovuto attendere affinché Zaia si decidesse a nominare» dopo le uscite di scena del suo predecessore Galan, dell’assessore Chisso e del dirigente della Regione, Giovanni Artico, «un nuovo assessore pronto a riprendere in mano un progetto di così grande importanza come il Moranzani. Che permette di risanare la laguna con l’escavo dei canali e la realizzazione di una grande discarica controllata nel Vallone per recuperare a parco pubblico una vasta area contaminata di Malcontenta e il bosco del Brombeo, oltre a sistemare la viabilità e l’assetto idraulico di tutta Marghera». Il presidente Dal Corso ha deciso di rifarsi avanti dopo che le competenze dell’ex assessore Chisso sono state, finalmente, ripartite tra tre assessori, uno dei quali è Massimo Giorgetti, al quale Zaia ha affidato la delega a seguire l’iter della Legge speciale per Venezia e i progetti di risanamento e la riconversione di Porto Marghera e della laguna. «Mi auguro che Giorgetti si faccia vivo al più presto», aggiunge il presidente della Municipalità. «Ci sono troppe questioni in sospeso e in molti casi a rischio di attuazione, come l’interramento degli elettrodotti di Terna, la sistemazione del bosco del Brombeo e la nuova rotonda sulla Romea che la Provincia di Venezia si era impegnata a finanziare. Per quanto riguarda il commissario Zappalorto, stiamo ancora aspettando che, come promesso, si dedichi a questa faccenda». Dal Corso chiarisce di non essere contrario ad una revisione dei contenuti dell’Accordo di programma per il Vallone Moranzani – firmato nel 2008 da tredici diversi soggetti (istituzioni locali, ministeri e privati) – quello che secondo lui è invece «inaccettabile» è il fatto che «le istituzioni per prime, a cominciare dalla Regione, non stanno rispettando gli impegni presi davanti ai cittadini che negli ultimi anni sono stati coinvolti direttamente con la procedura di consultazione dell’Agenda 21 che ora sembra essere stata messa in un cassetto e dimenticata dal governatore Zaia». Sulla “paralisi” del progetto Moranzani è previsto per lunedì prossimo (ore 17.30) un convegno organizzato dal Pd al Centro Culturale Canevon di Malcontenta dove il 20 novembre si terrà anche un’assemblea pubblica indetta dalla Municipalità di Marghera.
(g.fav.)