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Richiesta al ministero

«Inchiesta pubblica» per esaminare la valanga di osservazioni presentate da associazioni e cittadini sul progetto Contorta. La richiesta di avvalersi della normativa sull’ambiente (Testo unico ambientale) è stata avanzata al ministero dell’Ambiente e al commissario Zappalorto dal gruppo di studio del Pd veneziano che si occupa di infrastrutture strategiche («Ambiente, portualità economia»).

Marco Zanetti è il portavoce del gruppo formato da Alberto Bernstein, Andreina Zitelli, Gianni Fabbri, Enzo Castelli, Franco Migliorini, Giorgio Nardo, Francesco Pedrini, Serena Ragno e Antonio Rusconi. Ricorda che la legge dà appunto la possibilità di discutere con la consultazione pubblica.

«Per casi del genere, di particolare delicatezza», scrive Zanetti, «si può attivare questa procedura come prevede l’articolo 24, ai commi 6 e 4 del decreto 152 del 2006, appunto il Testo Unico ambientale. In questo modo si potrebbe ovviare anche ai tempi necessariamente lunghi necessari per esaminare una tale mole di documentazione».

Ammontano infatti a 361, una cifra record nella storia delle Valutazioni di impatto ambientale, le osservazioni inviate all’Ufficio Via del ministero per l’Ambiente e già protocollate. Da enti e istituzioni – in primo luogo il Comune – ad associazioni e comitati, semplici cittadini anche di altre parti d’Italia. Osservazioni tutte molto critiche contro la proposta di scavare in laguna un nuovo canale per grandi navi.

Ma la procedura va avanti, e il Porto attende il pronunciamento per procedere nello scavo. Progetto molto contestato anche a livello internazionale.

Depositato alla Via anche il progetto Venis Cruise 2 di De Piccoli-Duferco, che propone di ancorare le grandi navi in bocca di Lido. Presentato anche quello per il terminal a Marghera, firmato da Roberto D’Agostino.

(a.v.)

 

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