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Marghera, il circolo pd

MARGHERA «Due assemblee, un’interpellanza parlamentare del senatore Felice Casson e una comunità preoccupata per la scelta unilaterale della Regione di bloccare il progetto Vallone Moranzani. Credo sia indispensabile per noi assumere giudizi con responsabilità, una valutazione più ponderata che superi la cronaca e cerchi di guardare al di là delle scelte che in questo momento interessano e spaventano la popolazione». Inizia così la lettera di Antonino Cossidente, segretario del circolo Pd di Marghera, preoccupato per lo stallo in cui è finito il percorso Moranzani.

«Confessiamo la nostra incomprensione d’innanzi a una scelta immorale e di assoluta superficialità con la conseguenza di vanificare percorsi partecipativi e di condivisione del progetto stesso.La regione preferisce azzerare tutto senza una logica scaricando sulla collettività tutte le conseguenze, questa volta serve un’operazione vera di politica ambientale».

«All’assessore Giorgetti ricordiamo che aveva assunto degli impegni di convocare un tavolo fra tutti i soggetti interessati che hanno lavorato sul progetto vallone moranzani», prosegue Cossidente ma a oggi c’è una sottovalutazione con un rifiuto al confronto. Non pensiamo che l’assessore possa avvalersi della facoltà di non rispondere che lo renderebbe complice di una scelta di Zaia che manterrebbe i bisogni sociali ampiamente insoddisfatti. La nostra idea di amministrare è quella di mettersi dalla parte dei cittadini di Malcontenta con l’obiettivo di guidare il processo di riqualificazione e non di subirlo. Se Zaia, condizionato dalla campagna, ritiene di esorcizzarlo, dimostra tutta la sua incapacità».

 

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