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MARCON – Autovie, Anas e Provincia non si mettono d’accordo su chi farà la manutenzione degli svincoli

«L’apertura degli svincoli è rimandata sine die, ovvero a data indefinita». L’amarezza del sindaco di Marcon Andrea Follini è parsa più che evidente a quanti l’altra sera hanno partecipato all’incontro voluto dallo stesso sindaco per fare un pò di chiarezza in merito alla mancata apertura degli svincoli che collegano il territorio marconese alla tangenziale di Mestre.

A Marcon infatti si sta creando una situazione piuttosto grottesca, determinata dal fatto che i lavori per la realizzazione delle nuove rampe di entrata ed uscita dalla tangenziale sono stati ultimati due mesi fa, ma i veicoli non possono ancora transitare poiché a tutt’oggi non è stata sottoscritta l’apposita convenzione che stabilisce quale sia l’ente, tra Autovie Venete, Anas e Provincia di Venezia, che deve provvedere alla manutenzione dei nuovi svincoli.

I residenti, che per accedere alla tangenziale o per rientrare a Marcon sono costretti a fare un largo giro attorno a Dese, sono molto arrabbiati, «anche perché – hanno più volte ripetuto l’altra sera – il problema non è dovuto ad un ritardo nell’esecuzione dei lavori, che ci può anche stare, ma solo ad una questione burocratica, e ciò non è accettabile».

Il sindaco Follini si è presentato all’incontro con tutti gli incartamenti utili per dimostrare che l’amministrazione comunale non ha nessuna colpa in tutto questo, «anzi – ha detto il primo cittadino – è stato proprio il Comune di Marcon, visto quanto accaduto altrove relativamente ai rapporti tra Autovie, Anas e Provincia, a chiedere l’attivazione di una convenzione che proprio sulle quattro rampe facesse chiarezza sulle competenze, sull’affidamento e sulla manutenzione».

Tale richiesta, tra l’altro, è stata formulata dal Comune ancora un anno fa e proprio il sindaco, temendo che potesse succedere quello che di fatto ora sta succedendo, ha più volte fatto solleciti, convocato i vari attori presso il municipio di Marcon, evidenziato il problema alla Prefettura e si è anche recato a Roma per illustrare il problema al Ministero delle Infrastrutture.

Ma non è, evidentemente, bastato.

Non più tardi di ieri, inoltre, Follini ha incontrato il prefetto Cesare Castelli, il commissario che sta traghettando la Provincia verso la Città Metropolitana, al quale ha ribadito l’assoluta necessità di definire i termini di questa «benedetta» convenzione, in modo che Marcon possa quanto prima liberarsi dalla «prigione» in cui è venuto a trovarsi.

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