Gazzettino – Stra “Privati, investite su Villa Pisani”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
4
mar
2015
STRA – Boom di visitatori nel gioiello della Riviera, secondo solo al Colosseo. Parte l’appello
Il soprintendente sprona ad approfittare della nuova legge che garantisce notevoli sgravi fiscali
Dopo il Colosseo, ecco Villa Pisani. Il sito più conosciuto della Riviera del Brenta è un gioiello prezioso e attraente, tanto che nel recente appuntamento dell’iniziativa nazionale “Domenica al museo”, fortemente voluta dal ministro dei Beni culturali Dario Franceschini per avvicinare il grande pubblico alle bellezze artistiche, si è classificato al secondo posto assoluto, con quasi ventimila presenze di turisti giunti da ogni dove.
Ma questo non significa che la conservazione dei tesori della Villa sia una questione da poco. In tempi di emergenza finanziaria per le casse pubbliche, le risorse statali rischiano infatti di non bastare. E allora anche Villa Pisani si apre ai privati, con un invito esplicito da parte del soprintendente ai beni architettonici del Veneto orientale, Antonella Ranaldi, e ddel direttore della “Reale” Giuseppe Rallo. Ranaldi e Rallo chiedono alle forze economiche della regione e in particolare della Riviera di avvicinarsi alle esigenze della monumentale costruzione approfittando della legge denominata “Art Bonus”, voluta dal ministro Franceschini, che offre una possibilità nuova di investire sui beni culturali di proprietà pubblica con uno sgravio fiscale del 65 per cento della somma investita.
«C’è dunque – osservano – la possibilità reale di contribuire a dare alle strutture museali pubbliche il ruolo trainante, sia economico sia educativo, che meritano e che da anni portiamo avanti lavorando con le scuole, compresi gli istituti alberghieri e professionali, e accogliendo stage di giovani».
Da almeno otto anni la Villa ospita importanti mostre di rilievo internazionale, dai Ciardi alle sculture contemporanee. «E il Museo di Villa Pisani – sottolineano Ranaldi e Rallo – quest’anno in fatto di presenze ha battuto ogni record, dimostrandosi un volano straordinario economico e culturale per la Riviera del Brenta e per il Veneto, conosciuto in tutto il mondo per il suo labirinto, per il suo straordinario salone con gli affreschi del Tiepolo e per altre meraviglie artistiche e architettoniche che meritano il rispetto e l’affetto che deriva da un senso di appartenenza, sia di chi se ne occupa sia dei cittadini. È insomma un bene della collettività, aperto e fruibile da tutti fin dal 1872».