Nuova Venezia – Martellago. “Il Pat prevede una colata di cemento”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
18
apr
2015
Il sindaco Barbiero: sono tranquilla, gli atti sono regolari
Piano urbanistico
Il M5S denuncia il Comune in Procura
MARTELLAGO – Il Piano d’assetto del territorio di Martellago finisce in Procura della Repubblica. Il Movimento 5 Stelle, infatti, considera che il documento approvato dal Consiglio comunale meno di tre anni fa presenti delle irregolarità. A presentare l’iniziativa sono arrivati anche il candidato presidente della Regione Jacopo Berti e i due parlamentari veneziani Emanuele Cozzolino e Arianna Spessotto. Il sindaco Monica Barbiero, di contro, si sente tranquillo.
Pat. Quanto approvato prevede che si potrà lottizzare su poco meno di 19 ettari, per 633.250 metri cubi, compresi i 168.337 mila del vecchio Piano regolatore. Il 72 per cento delle trasformazioni riguarderà le aree urbanizzate e le riconversioni. A livello di residenti, Martellago non avrà più di 25 mila abitanti, aumentando di 2.500-3.000 quelli attuali.
M5S. Cozzolino e Spessotto sono i firmatari dell’esposto consegnato il 7 marzo scorso. Il Movimento sostiene che in 40 anni sono stati consumati 427 ettari di terreno, facendo scomparire il 35 per cento della superficie agricola coltivata, con una media di 10,7 ettari l’anno. E il Pat contribuirà a ridurla ancora.
«Siamo per una regione a consumo zero del suolo», esordisce Berti, «e qui siamo davanti a una delle più grandi farse. Per poter costruire, hanno inserito come aree agricole il campo da Golf, alcune zone lungo il Passante verde, punti ferroviari e così via. Una tendenza diffusa, che poi provoca alluvioni, disastri ecologici e danni enormi».
Rincarano la dose i tre consiglieri comunali di Martellago. «Il primo Pat approvato», dice Andrea Marchiori, «presentava degli errori, con gravi irregolarità nel calcolo della Superficie agricola utilizzabile (Sau) fatte notare dalla Provincia. Poi ha dovuto eliminarle ripresentando una seconda versione, che consentiva al Comune, secondo dei calcoli, di avere comunque la massima trasformabilità».
Fa eco Barbara Simoncini. «Nella prima ipotesi», spiega mostrando il Pat, «era stato inserito il campo da golf, nella seconda hanno messo altre aree non indicate all’inizio. Si sono contraddetti».
Per Davide Da Ronche il passaggio in Procura è obbligato perché «il Tar costa troppo e non possiamo permettercelo». Maggioranza.
Il sindaco Barbiero si dice tranquilla. «Non sapevo dell’esposto», commenta, «ma abbiamo avuto tutto i permessi dagli organi competenti e c’è stato un regolare percorso in Consiglio comunale».
Alessandro Ragazzo