Gazzettino – Mestre. Vallenari-bis, studenti in sciopero
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
8
mag
2015
Protesta di 500 allievi dello Stefanini e del Gritti contro la nuova strada che attraverserà il quartiere
Quella strada sorgerà a pochi metri dalla loro scuola e ne attraverserà i giardini. Ma di veder spuntare altro cemento, gli studenti non ne vogliono proprio sapere. Per questo ieri mattina hanno organizzato una doppia manifestazione di protesta: prima un sit-in nel giardino della scuola, e poi un corteo lungo le strade del quartiere.
Non è la prima volta che i ragazzi dello Stefanini e del Gritti si fanno sentire per contestare la Vallenari bis, la strada che attraverserà anche il loro quartiere, il Pertini. Ad aprile avevano lanciato un appello contro il progetto del raddoppio della via e promosso una raccolta di firme. E per portare la protesta oltre i confini del quartiere ieri hanno deciso di scendere in strada. In corteo c’erano più di 500 persone ed erano tutti studenti.
Gli insegnanti e i residenti non hanno sfilato ma hanno scelto ugualmente di aderire alla protesta firmando l’appello che ha già raccolto 800 adesioni. E ribadiscono che non hanno intenzione di mollare. Anzi, hanno anche deciso di sradicare i picchetti che erano stati piantati per delimitare un tratto di duecento metri della futura strada e il cantiere.
«Un’iniziativa simbolica che vuole ribadire la nostra contrarietà a questo progetto» spiegano gli studenti – Per quest’opera infatti verrebbero investiti 17,5 milioni di euro, cementificati 40 ettari di terra con la conseguente devastazione di una delle poche aree verdi di Mestre. Aderiremo inoltre al corteo del 9 maggio a Venezia, giornata durante la quale manifesteremo assieme a molte altre realtà, tra cui il comitato No Grandi navi, contro il sistema di mafia e corruzione spesso legato alle grandi opere. Saremo poi nuovamente in piazza il 12 maggio in occasione dello sciopero contro gli Invalsi e la riforma Buona Scuola».
Ed è questo che hanno chiesto ieri, dal giardino della loro scuola: meno soldi per le grandi opere e più finanziamenti alla scuola pubblica. E dopo un’assemblea, in cui sono state affrontate le problematiche relative al progetto, il corteo si è poi mosso lungo le vie del quartiere, bloccando il traffico. «Alla fine della manifestazione non ci hanno permesso di rientrare a scuola per partecipare alle lezioni – concludono – limitando il diritto al dissenso e ledendo il diritto all’istruzione».
Melody Fusaro