Nuova Venezia – “Grandi navi, decida il sindaco”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
20
mag
2015
Il sottosegretario Borletti Buitoni: bisogna valutare a fondo i progetti alternativi
«Quella di aspettare la nomina del nuovo sindaco di Venezia per decidere sul percorso alternativo al passaggio delle Grandi Navi in Bacino di San Marco è una decisione molto opportuna, perché non si può prendere una decisione di tale delicatezza e importanza per la città e la sua laguna senza aver prima ascoltato l’opinione di chi rappresenterà la comunità veneziana».
È netto e positivo il giudizio del sottosegretario ai Beni Culturali Ilaria Borletti Buitoni sulla decisione comune presa a Roma sulla questione dai ministri alle Infrastrutture, all’Ambiente e ai Beni Culturali.
«Una decisione di questa importanza per Venezia» insiste Borletti Buitoni «non può essere presa sull’onda della fretta, cedendo al “ricatto” delle compagnie di crociera, né senza mettere prima a confronto tutte le alternative. Non stiamo pensando di realizzare un cavalcavia nella valle Padana, ma di intervenire su uno degli ambienti più preziosi e delicati del mondo. Non si può certo pensare di scavare un nuovo canale in mezzo alla laguna a vantaggio delle Grandi Navi e del resto il progetto di scavo del canale Contorta-Sant’Angelo incontra fortissime contrarietà anche a Venezia. Per questo bisogna valutare a fondo anche i progetti alternativi e non capisco, da questo punto di vista, la contrarietà preventiva espressa dalle compagnie di crociera alla realizzazione di un terminal crocieristico fuori dalla laguna. Non sta a loro decidere, ma alla città di Venezia e al Governo. Paghiamo gli errori del passato e aver consentito il determinarsi di una situazione insostenibile come la presenza delle Grandi Navi a San Marco».
(e.t.)
Proposte per rilanciare l’offerta culturale. Pizzo (Venezia cambia 2015): siamo stati esclusi
Casson alla Fenice: «Un euro dalle crociere»
Un euro dai croceristi per la salvaguardia e la cultura. Nelle Sale Apollinee del teatro La Fenice gremite di pubblico il candidato sindaco del centrosinistra Felice Casson lancia la sua proposta.
Eccola, la tassa sul turismo, senza bisogno di leggi speciali. Risorse che arrivano in città ma restano ai privati. Un euro a crocerista, due milioni di euro, due euro, quattro milioni. Così per i passeggeri dell’aeroporto Marco Polo.
Si parla di cultura, alla Fenice. E insieme a Casson ci sono i rappresentanti delle più importanti istituzioni culturali veneziane, coordinate da Andreina Zitelli. «In città si svolgono ogni anno duemila eventi culturali», dice il presidente dell’Istituto veneto Danieli.
«Il Comune deve coordinare gli eventi, non organizzarli», interviene Cristiano Chiarot, sovrintendente della Fenice e adesso anche presidente dell’associazione nazionale Orchestre liriche. Chiarot ha rilanciato il teatro veneziano facendone un centro di cultura aperto anche ai turisti. Nuova linfa per le casse del teatro, ma qualità sempre alta. È questo l’obiettivo a cui deve tendere la città. Eventi coordinati anche con la terraferma e la provincia, nell’ottica metropolitana. Cultura in movimento, ampio spazio alle realtà di base. No alla città museo.
Casson rilancia. «In Parlamento mi chiedono come è possibile che il bilancio del Comune sia ridotto così con tutti i soldi che abbiamo dato a Venezia».
Istituzioni culturali grandi e piccole, con la Fenice e l’Istituto veneto di Scienze Lettere ed Arti ieri c’erano anche la Fondazione Cini e la Fondazione Querini Stampalia, Fondazione Musei civici, Palazzo Grassi e le tante fondazioni private nate negli ultimi anni come la Fondazione Prada. Cultura che deve rimanere a livelli alti e incoraggiare la produzione delle realtà locali musicali, teatrali, letterarie. Una nuova ricchezza che potrebbe aiutare la città. Dibattito che promette seguiti non soltanto in campagna elettorale. E provoca anche qualche polemica. «Potevano invitare anche noi, avevamo molte proposte da fare», dice Giampietro Pizzo, candidato sindaco di VeneziaCambia 2015.
(a.v.)