Gazzettino – Riviera. “Ci mancano i soldi per il giudice di pace”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
18
apr
2014
CAMPONOGARA – La conferenza dei sindaci: «Si potrebbe usare personale della Provincia»
Per confermare l’Ufficio del Giudice di Pace a Dolo c’è la volontà politica di tutti i dieci comuni della Riviera, ma il nodo resta la copertura economica. È quanto è emerso ieri durante la seduta della Conferenza dei sindaci.
Tutti i sindaci rivieraschi hanno ribadito la necessità di mantenere il Giudice di Pace in Riviera, ma il grosso problema è quello dei costi da sostenere ed in particolare del costo del personale. Il sindaco di Dolo Maddalena Gottardo ha illustrato quanto verrebbe a costare il mantenimento dell’Ufficio, circa 133.000 euro l’anno, dei quali 95.000 per costi del personale. Una cifra che dovrebbe essere ripartita proporzionalmente fra i 10 comuni, ma qui sorge il problema perché tutti i comuni per il personale hanno dei costi fissi da rispettare e non possono sforare.
L’avvocato Michele Zatta, a nome della categoria, ha evidenziato l’importanza del mantenimento dell’ufficio e l’avvocato Marisa Biasibetti ha riportato che il presidente del Tribunale di Venezia ha manifestato l’impossibilità logistica del trasferimento dell’ufficio nel capoluogo. Sono state ventilate alcune ipotesi fra le quali quella di ridurre da tre a due i dipendenti, oppure di chiedere la collaborazione di istituti di credito o associazioni locali per favorire un servizio che nel 2012 ha visto iscritti 936 procedimenti, 980 nel 2013 e sino al 15 aprile di quest’anno già 260.
Non trovando soluzione al problema dei costi del personale, il presidente Giampietro Menin ha ipotizzato la possibilità di chiedere di poter avere in dotazione personale della Provincia che a fine anno cesserà di funzionare, mentre il sindaco di Dolo, visti i tempi brevi perché il decreto dovrà trovare attuazione entro fine giugno, ha suggerito la convocazione urgente di un tavolo tecnico con la presenza dei responsabili degli uffici contabili e dei segretari comunali per verificare le possibili soluzioni legate al costo del personale.
Lino Perini