Gazzettino – “Autostrade, troppe 5 spa in Veneto”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
10
lug
2014
PEDAGGI SALATI – La deputata del Pd, Simonetta Rubinato guida la protesta: «I veneti sono stufi di pagare per gli altri»
LA POLEMICA – Dopo la Lega anche il Pd chiede a Renzi un riordino del sistema e una riduzione dei pedaggi
Rubinato: «Inaccettabili le tasse occulte per sovvenzionare il Gra di Roma e la Salerno-Reggio»
Parte dei nostri pedaggi autostradali sono tasse occulte: servono per sovvenzionare le autostrade gratuite italiane come il Grande Raccordo Anulare (Gra) di Roma o la Palermo-Catania. E sono pedaggi salati, visto che la stima è di un aggravio di 87 euro all’anno a famiglia. Come se non bastasse, in Veneto continuiamo ad avere «troppe» società autostradali per gestire una rete limitata, per la precisione 5 concessionari per 300 chilometri, senza contare le catene di partecipazioni incrociate. Ergo, dice la deputata trevigiana del Pd, Simonetta Rubinato, non sarebbe giunto il momento di fare un po’ di ordine? E di sgravare i cittadini-utenti?
Non è una richiesta nuova. Già la Lega – con Flavio Tosi e lo stesso Luca Zaia – ha recentemente rilanciato la proposta di un unico gestore autostradale in Veneto. Ma dal punto di vista politico pesa di più la richiesta che adesso arriva dal Partito democratico. Più che una interrogazione, quella presentata da Rubinato, è un dossier sulle discrepanze e sulle assurdità del nostro sistema autostradale. E il fatto che l’interrogazione sia stata firmata, oltre che da Sara Moretto, Floriana Casellato e Alessia Rotta, anche dal parlamentare e segretario regionale del Pd (e renzianissimo) Roger De Menech, dà il segno della volontà di incidere sulla questione.
I temi affrontati da Rubinato e colleghi sono molteplici. Prima di tutto si chiede di vincolare l’aumento dei pedaggi autostradali agli investimenti realizzati dalle società concessionarie sulle tratte in gestione. Secondo: Rubinato dice che bisogna applicare sconti e agevolazioni per i pendolari nei primi 100 chilometri, anche nelle giornate di sabato e domenica per non penalizzare i lavoratori del fine settimana e per coloro che necessitano di cure sanitarie specialistiche. Terzo: è il momento di procedere al riordino e alla razionalizzazione delle concessioni autostradali.
«Non è accettabile – dice la deputata trevigiana – che cittadini e imprese del nostro territorio debbano subire i rincari, in cinque anni 87 euro in più per famiglia con il costo a chilometro più alto d’Europa per il trasporto merci, pagando anche le tasse occulte applicate ai pedaggi per finanziare l’Anas e sovvenzionare le autostrade gratuite italiane come il raccordo anulare di Roma o la Salerno-Reggio Calabria. I veneti sono stufi di pagare per gli altri». Poi c’è la partita dei disagi segnalati dai pendolari delle tratte autostradali, come ad esempio Venezia-Padova o Venezia est-Vicenza est, in merito alle agevolazioni concesse dalle società concessionarie ritenute inadeguate e insufficienti. «L’intera questione – evidenzia Rubinato – ripropone con urgenza il tema degli sprechi, delle inefficienze se non addirittura delle clientele conseguenti alla presenza di troppi gestori della rete autostradale rispetto all’estensione della stessa e dalla massiccia presenza di enti pubblici nelle società concessionarie. È arrivato il momento di conseguire una riduzione delle tariffe attraverso la razionalizzazione del settore, garantendo la distinzione tra amministrazioni pubbliche concedenti, a cui spettano programmazione, gare e controllo, e società concessionarie, a cui va affidata la gestione diretta». La palla passa a Roma: il Pd che ora con Renzi governa cosa farà?