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Gazzettino – Spinea, il casello apre ai Tir

Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments

31

mar

2015

Lo ha annunciato la Cav con una lettera inviata ai sindaci del Miranese

Il sindaco Checchin: «Speriamo che l’aumento del traffico pesante sia limitato»

In concomitanza con l’apertura del nuovo casello Martellago-Scorzé, il casello di Spinea sarà aperto anche ai camion. L’ha comunicato la società autostradale Cav con una lettera inviata nei giorni scorsi ai sindaci del Miranese: «Contestualmente all’apertura al traffico della nuova stazione – si legge – al casello di Spinea si procederà alla rimozione del divieto di transito dei mezzi superiori alle 7.5 tonnellate».

Se fino ad oggi i camionisti sono costretti ad utilizzare il casello di Vetrego (uscita «Mirano-Dolo»), da domani potranno servirsi anche del casello di Crea (uscita «Spinea»).

Una buona notizia per chi è diretto a Spinea ma anche per chi raggiunge l’area industriale miranese di via Taglio, visto che potrà accorciare nettamente il proprio tragitto. Anche Confindustria nei mesi scorsi aveva invocato a gran voce questa soluzione.

Attualmente i tir utilizzano solo il casello di Mirano, ma anche qui i disagi per i camionisti non mancano: i tir che escono dall’autostrada non possono procedere dritti lungo via Porara, sono costretti a girare a sinistra verso la Riviera per poi reimmettersi nella camionabile viale Venezia. Un percorso allungato di una decina di chilometri che fa perdere tempo e sprecare benzina.

«Per togliere il divieto in via Porara andrebbe rifatto il fondo che in un tratto è distrutto e non può sopportare ulteriore traffico – ha però spiegato il sindaco di Mirano Maria Rosa Pavanello -. L’intervento costa un milione di euro e deve essere a carico di Anas».

Con l’apertura ai tir del casello di Spinea, intanto, il traffico pesante sarà distribuito tra due caselli anziché intasarne solamente uno.

«In tutti questi anni il nostro casello è stato chiuso ai tir perché così prevedeva l’accordo con Veneto Strade – precisa il sindaco di Spinea, Silvano Checchin -. Aprirlo prima avrebbe significato impattare troppo sulla viabilità locale. Preoccupazione per l’aumento di traffico pesante? Speriamo che con l’apertura del nuovo casello il traffico si distribuisca equamente».

 

AGITAZIONE – Domani inaugurazione con sciopero per il casello di Martellago-Scorzè

MARTELLAGO – Inaugurazione con sciopero, domani, per il casello di Martellago-Scorzè, e intanto Cav dà qualche anticipazione sui pedaggi, che pubblicherà nel suo sito mercoledì: per un’auto andare da Martellago a Spinea costerà 1,30 euro; a Padova Est 2,70; a Preganziol 1,40; a San Donà 3,70.

Ma la Ugl Viabilità e Logistica ha proclamato 4 ore di sciopero alla fine di ogni turno (2-6, 10-14, 18-22) su tutta la rete Cav, proprio in occasione dell’apertura dell’ultima stazione che mancava del Passante e della nuova viabilità di adduzione.

Il maggior sindacato dell’esattoria è in stato di agitazione contro la società per il mancato rinnovo dell’integrativo e «perché vogliono togliere personale dai caselli.

Pure a Martellago la presenza di un esattore in ognuna delle due stazioni è assicurato solo per tre mesi, poi ne resterà solo uno per entrambe» spiega Stefano Gusson, della Ugl. Che sta valutando se attuare durante la cerimonia anche una manifestazione di protesta.

Cav, da parte sua, si dice stupita per l’originale scelta di scioperare non «il solito venerdì ma il giorno dell’inaugurazione di un’importante struttura di completamento di un’arteria che tanto ha significato per il territorio» e «tre giorni dopo la convocazione del tavolo con le organizzazioni sindacali per proseguire il negoziato».

Risultato, a Martellago domani il pedaggio si pagherà comunque, il casello è a elevata automazione, ma niente esattori a presidiarlo e a rispondere alle emergenze.

(N.Der.)

 

SCORZÈ – Mercoledì dopo mezzogiorno aprirà il casello del Passante Martellago-Scorzè e qualcuno non sarà contento. Quel qualcuno è il comitato Cappella Vive, tra i più critici verso questo progetto e ora ancora più insoddisfatto per quanto non è stato fatto.

«Inizieranno quei problemi che abbiamo denunciato», spiega il portavoce Vittorio Pellizzato, «inquinamento atmosferico e acustico che dovremmo sopportare oltre al traffico sulle strade ordinarie. Mancano le dune, le barriere fisse, gli alberi e avremo circa 45 mila metri quadri di acquitrini».

Un’opera da 70 milioni di euro. «Ora ci sarà solo asfalto» prosegue Pellizzato «laddove c’era un’oasi tranquilla e a ottobre si vedevano arrivare le oche selvatiche che sostavano e ripartivano. E poi era diventato l’habitat naturale per martin pescatori, picchi verdi e rossi, lepri, fagiani, volpi e tanta altra flora e fauna. Hanno trasformato una superficie del genere in una striscia di catrame, con viadotti, rotatorie, smog: poi si parla di qualità del territorio. Sono stati spesi 70 milioni di euro per asfaltare l’area verde di Cappella e Martellago, lì da 1500 anni».

Pellizzato punta il dito anche su come si sono svolti i lavori e agli interventi mancanti. «Nel cantiere» osserva «si è scavato altro terreno di grande pregio per portarlo altrove e si sono creati vasti acquitrini a nord del Dese. Perché tutto questo? Per contenere le acque erano previste delle dune lunghe 1200 metri e alte 5 ma manca il materiale per farle. Le barriere e la fascia boschiva? Mancano pure quelle».

Alessandro Ragazzo

 

L’iter per la realizzazione del nuovo casello sull’A27 a Santa Lucia di Piave procede con l’appoggio del Ministero e a prescindere dai ricorsi. Sono quattro le istanze pendenti con le quali altrettanti soggetti si oppongono alla costruzione del casello. Tuttavia le cause in essere non impediscono all’iter burocratico di proseguire.

Il sindaco di Santa Lucia di Piave ha incontrato l’ormai ex ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. «Dal ministero è stata confermata la volontà di costruire il casello – afferma il sindaco Riccardo Szumski – Non dimentichiamoci che c’è una delibera del consiglio dei ministri nella quale si afferma che l’opera è prioritaria e di interesse nazionale».

A mancare non è la volontà da parte delle istituzioni di realizzare lo svincolo, bensì i soldi. L’opera complessiva costa 35 milioni di euro.

«La società Autostrade ha già stanziato a bilancio 15 milioni di euro per il casello in sè – dice Szumski – mancano i 10 milioni di euro necessari per la viabilità di collegamento nel tratto su via Lovadina (che dovrebbero essere a carico della Provincia e che l’ente non ha, ndr)».

Altri 10 milioni di euro, che mancano ancora all’appello, servirebbero per realizzare la viabilità complementare nel tratto lungo il Piave in direzione Cimadolmo. Tuttavia la Provincia ha già deliberato uno stralcio funzionale di questa parte di opera proprio perché l’iter possa proseguire anche se non si trovano le risorse economiche per coprire anche questi lavori.

«Le infrastrutture come il casello – ha tuonato il Comitato per la tutela del paesaggio veneto che si oppone alla costruzione dello svincolo – sono il bancomat che la politica e il suo entourage usa per alimentarsi».

Ma il sindaco ribadisce con forza che è pronto ad andare fino in fondo. «Da sindaco, mi batterò per la costruzione del casello – dice Szumski – sicuramente fino alla fine del mio mandato».

Ma il Comitato non ci sta: «La cittadinanza, aggravata sempre di più tasse, è stufa di vedere usare i propri soldi in opere che non sono necessarie, per contro molto costose e aggravate da balzelli continui per far aumentare i costi».

L’iter prosegue con contatti tra sindaco e ministero anche dopo le dimissioni del ministro Lupi.

 

Martellago. L’Ugl contro la Cav: la mobilitazione è programmata per mercoledì

Nel mirino l’organico ridotto all’osso e il contratto integrativo scaduto da un anno

MARTELLAGO – Il casello di Martellago-Scorzè lungo il Passante si aprirà all’insegna della protesta. L’Unione generale del lavoro (Ugl) del settore viabilità e logistica ha indetto uno sciopero proprio per mercoledì per chiedere a Cav convocare in fretta una riunione e rimpinguare l’organico.

Di fatto l’organizzazione sindacale pretende che nelle stazioni lungo l’autostrada ci sia l’uomo mancante. Da più di un anno è scaduto il contratto integrativo ma a oggi, fa presente l’Ugl, non ci sono novità all’orizzonte. E da più di venti giorni Cav e sindacati non si vedono.

«Di fronte alle nostre richieste», si legge in una nota di Ugl, «l’azienda fa orecchie da marcante continuando così a prendere decisioni unilateralmente, vedi le ultime quattro assunzioni a tempo parziale. Lungi da noi essere contrari a nuove assunzioni, anzi vorremmo che ne venissero fatte molte di più. Ma che dire di quei part-time che da più di cinque anni sono ancora fermi al contratto di partenza? Perché l’azienda non accoglie la nostra richiesta di far fare un passo in avanti a tutti i part-time già in essere, migliorandone così la qualità della vita e conseguentemente alleviando le molteplici tensioni stratificatisi nel tempo?».

Il sindacato chiede di completare l’organico al casello di Spinea, dove ci sono otto persone, di cui cinque a tempo pieno e tre part-time. Ne mancherebbero altre due, uno da aggiungere ai primi e l’altro ai secondi. Con l’apertura di Martellago-Scorzè, per il sindacato la situazione rischia di peggiorare.

«Ora la copertura avviene con le trasferte», continua, «con dispendio di risorse economiche. Anche per il futuro Cav è intenzionata a proseguire con trasferte o a completare il organico?». Ugl spiega che se la trattativa non sarà aperta quando prima, le iniziative proseguiranno. Intanto si parte con il 1 di aprile.

«Il 16 marzo scorso», continua la nota Ugl, «abbiamo chiesto un incontro con carattere di procedura di raffreddamento ma ormai i termini per la convocazione sono scaduti. Lunedì 23 abbiamo chiesto un incontro per capire quali sono le intenzioni dell’azienda che pretende di spostare personale da Preganziol a Martellago, ma quei posti a Preganziol da chi verranno poi occupati? E gli esattori mancanti (come ad esempio a Spinea) quando li rimpiazzerete?». Il taglio del nastro del casello è previsto alle 12.

Alessandro Ragazzo

 

Permetterà finalmente l’accesso al Passante e si chiamerà come i due Comuni

Pedaggio non ancora stabilito ma sarà basato sul chilometraggio percorso

MARTELLAGO – Niente scherzi, a dispetto della data: 1 aprile. Mercoledì prossimo aprirà il casello del Passante tra Martellago e Scorzè. E si chiamerà con il nome dei due comuni. Il taglio del nastro è previsto a mezzogiorno e, qualche minuto dopo, potranno transitare tutti i veicoli. Stavolta, dunque, ci siamo, dopo l’ipotesi fatta in un primo momento del 3 marzo ma poi smentita. Invece in questi giorni nella sede di Cav sono arrivati gli ultimi documenti dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e ora si potrà aprire.

All’inaugurazione arriveranno i rappresentanti della Regione e della stessa Cav, oltre a quelli di Martellago e Scorzè. Per quanto riguarda il pedaggio, si dovrà aspettare ancora per capire quanto si spenderà per andare a Padova o San Donà: la tariffa, comunque, si baserà tenendo presente il chilometraggio. Il cantiere del casello era partito a gennaio 2013 e si era concluso il 30 novembre scorso. Da allora, sono state sistemate le banchine, i cartelli stradali di accesso e di uscita, fatti gli allacciamenti Enel e le altre rifiniture.

Una fase accompagnata dalle polemiche e dalle discussioni da parte dei comitati locali e anche nelle varie sedute dei due consigli comunali per la forma a diamante rovesciato e per dimensioni, considerate molto impattanti. Sopra l’autostrada passa un viadotto lungo 575 metri per collegare l’entrata e l’uscita, oltre a quattro rotatorie per favorire l’innesto della circolazione in autostrada. Per arrivare al casello ci sono la bretella da via Boschi, tra Martellago e Scorzè, e la tangenziale a nord di Martellago, lunga cinque chilometri e mezzo, che parte dalla Kelemata sulla Castellana. In quest’ultima ci sono quattro rotatorie: agli incroci con via Canove e in via Morosini a Martellago, via Ponte Nuovo e via San Paolo a Scorzè. A queste vanno aggiunte altre due che Martellago ha richiesto e si realizzeranno in un secondo momento: una tra via Canove e la Castellana a fianco del municipio, l’altra sempre su via Canove ma all’incrocio con via Volta. La rotonda di via Ponte Nuovo è spostata più a est per tutelare Villa Astori. Manca pure la complanarina di circa un chilometro, che dalla Moglianese, zona via Astori, arriverà al casello; i due Comuni hanno già dato il via libera alla convenzione e sarà finanziata da Cav per quasi 5,8 milioni di euro: non se ne parlerà prima di due anni.

Alessandro Ragazzo

 

Finalmente ci siamo e non è un «pesce d’aprile». Arrivata dal Ministero alle Infrastrutture l’attesa autorizzazione all’apertura, la Concessioni Autostradali Venete ha fissato per il primo di aprile, alle 12, l’inaugurazione del nuovo casello di Martellago-Scorzè, che dopo un’ora e mezza-due, il tempo della cerimonia, verrà anche aperto al traffico. E si potrà così sperimentare anche – ciò che più preme agli utenti dell’autostrada – il costo del pedaggio per le varie tratte, ad esempio la Martellago-Padova Est, che sarà reso noto tra un paio di giorni, ma da Cav assicurano che non ci saranno sorprese: la definizione delle tariffe scatterà in automatico da un calcolo matematico sulla base del costo a chilometro.

A sette anni dalla sua apertura, si completano dunque le opere del Passante: la nuova barriera era l’ultima che ancora mancava. Realizzata a cavallo del Dese, al confine tra i due comuni, l’opera è caratterizzata da un lungo viadotto di 600 metri che scavalca l’autostrada e collega i due piazzali del doppio casello a diamante rovesciato, con due accessi ciascuno, che serviranno le due direzioni Milano e Trieste, uno a est e uno a ovest del fiume.

L’entrata in funzione del casello interessa da vicino anche i residenti della zona: l’intero pacchetto, costato sui 50 milioni di euro, comprende, tra i vari interventi, anche la nuova viabilità d’adduzione che a sua volta sarà aperta mercoledì, con le relative rotatorie di collegamento con le strade preesistenti: la tangenziale nord, che dal casello si allaccia alla Castellana, a est, presso la Kelemata, attraversando via Cà Nove, Ponte Nuovo e Morosini e bypassando il centro di Martellago, e la bretella ovest, che dal casello si collega in via Boschi.

Al taglio del nastro è atteso anche il Governatore del Veneto, Luca Zaia: interverranno anche i due sindaci di Martellago, Monica Barbiero, e Scorzè, Giovanni Battista Mestriner, il presidente di Cav, Tiziano Bembo, e l’ad, Piero Buoncristiano, e per l’Anas il dg, Stefano Granati.

 

IL PASSANTE

MARTELLAGO – Per l’apertura del casello del Passante Martellago-Scorzè si stanno attendendo le autorizzazioni del ministero delle infrastrutture. Poi si potrà dare il via libera a macchine e camion. E Cav pensa che per fine mese tutto possa essere risolto. Si aspettano gli ultimi documenti prima del taglio del nastro che dovrebbe avvenire comunque per Pasqua, dopo che i lavori sono finiti il 30 novembre mentre negli ultimi tre mesi sono state fatte le rifiniture, sistemate le banchine, istallati i cartelli, fatti gli allacciamenti e i collaudi.

Completate anche le quattro rotatorie lungo il tracciato che porterà al casello, ovvero quelle ai lati, agli incroci con via Canove e in via Morosini a Martellago, via Ponte Nuovo e via San Paolo a Scorzè: su queste si può transitare senza alcun problema.

Ora che tutto è concluso, la gente, anche attraverso i social network e le telefonate ai municipi, si sta chiedendo quando ci sarà l’inaugurazione. Ma dai Comuni non conoscono la data ufficiale, così come da Cav, che si dice fiduciosa, però, di iniziare con i transiti per la fine di marzo. E quando arriveranno gli ultimi documenti da Roma, all’interno ci saranno pure le tariffe dei pedaggi.

(a.rag.)

 

MARTELLAGO – Bisognerà attendere fino a fine mese per vedere aperti il casello di Martellago-Scorzè e la viabilità di adduzione. Dalla Cav fanno sapere che è tutto pronto e sono stati ultimati anche i collaudi, ma si è ancora in attesa della autorizzazione all’apertura da parte del Ministero alle Infrastrutture: autorizzazione che porta con sè anche uno degli aspetti che più stanno a cuore agli utenti, la definizione del pedaggio. La data, dunque, non è stata ancora stabilita ma la Cav la prevede per la fine di marzo e comunque, appena fissata, la pubblicizzerà subito, in primis nel proprio sito.

Con l’entrata in funzione della nuova barriera, che completa le opere del Passante a 7 anni dalla sua apertura (è l’ultimo casello che mancava), sarà attiva anche la nuova viabilità di collegamento compresa nel pacchetto: la tangenziale nord, che dal casello si allaccia alla Castellana presso la Kelemata, attraversando via Ca’ Nove, Ponte Nuovo e Morosini e tagliando il centro di Martellago, e la bretella ovest, che dal casello si collega in via Boschi.

Per chiudere il quadro manca solo la “complanarina”. Il passaggio che collegherà casello e Moglianese, correndo parallela al Passante, e il cui iter è rimasto indietro, sarà realizzato da Veneto Strade con fondi Cav (6 milioni) e pronto presumibilmente tra un anno e mezzo-due.

N.Der

 

Gazzettino – Salzano. Traffico di tir, Comuni in lite.

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6

mar

2015

SALZANO – La nuova viabilità dopo l’apertura del casello. Ieri incontro in prefettura

Robegano vuole vietarne il transito nel centro del paese, ma Scorzè si oppone

TRAFFICO – Guerra tra comuni per eliminare il passaggio dei tir dal centro dei paesi

Il divieto al transito dei tir nel centro di Robegano? Sarà valutato solo dopo l’apertura del casello di Martellago-Scorzé. Intanto i Comuni litigano tra loro e nessuno vuol mollare la presa.

Ieri mattina a Venezia si è svolto l’ennesimo incontro in Prefettura, davanti al viceprefetto Natalino Manno. Erano presenti un funzionario di Veneto Strade, un tecnico della Provincia, il responsabile della Polizia Locale di Scorzé Mario Gobbo e il sindaco di Salzano Alessandro Quaresimin, accompagnato dal consigliere Andrea Pellizzon.

La richiesta del sindaco è la stessa da anni: «Stop ai tir nel centro di Robegano. Portano smog, pericolo e crepe negli edifici». Lungo via XXV aprile oltre a negozi ed abitazioni si affacciano anche la chiesa, una scuola materna e un asilo nido, davanti ai quali passano continuamente mezzi pesanti diretti da Maerne a Noale. Questa strada è di competenza della Provincia, a Salzano maggioranza e opposizione sono compatte nel chiedere che venga imposto il divieto ai tir.

Un anno fa il Pd raccolse oltre 800 firme, ieri Quaresimin è tornato alla carica: «Speriamo che la Provincia capisca che questa sarebbe la soluzione più coerente. I camion vengano deviati sulla variante di Robegano, bretella realizzata pochi anni fa proprio per togliere il traffico dai centri abitati».

La Prefettura ha garantito che saranno eseguiti dei monitoraggi sul numero di veicoli sia nei prossimi giorni sia nei prossimi mesi, per analizzare gli spostamenti dei flussi di traffico dopo l’apertura del nuovo casello. Ma la questione è intricata e coinvolge anche i Comuni di Martellago e Scorzé.

Proprio da Scorzé arriva un secco no: «Deviare i camion sulla bretella di Robegano vorrebbe dire portare poi più traffico a Scorzé, soprattutto sulla Castellana all’altezza di Borgo Venezia, in una zona residenziale in pieno centro» precisa il sindaco Giovanni Battista Mestriner. In questa battaglia tra Comuni, dove ognuno vuol sgravarsi dal traffico, la Provincia è chiamata a prendere una decisione.

Gabriele Pipia

 

MARTELLAGO – Slitta di qualche giorno l’apertura del casello del Passante Martellago-Scorzè. In un primo momento dal municipio di Scorzè era trapelata la notizia del 3 marzo, ovvero martedì prossimo, anche se si attendeva il via libera ufficiale ma la società Concessioni autostradali venete (Cav) ha comunicato che si dovrà ancora aspettare.

E l’attesa dovrebbe durare almeno fino a metà del prossimo mese, anche se ancora, almeno a livello ufficiale, non c’è una data. Gli operai stanno ancora sistemando gli ultimi dettagli prima di dare il via libera alla circolazione e gli automobilisti dovranno portar pazienza.

Un tira e molla snervante che ha caratterizzato tutta l’opera, i cui lavori sono stati caratterizzati da una nebulosità preoccupante per i tempi. Ma l’attesa dovrebbe durare solo poche settimane, di certo entro Pasqua, in calendario quest’anno il 5 aprile.

Anche sulla questione pedaggi non ci sono cifre che girano e si è in attesa di conoscere quanto si pagherà per entrare o uscire dal casello; questo, infatti, è l’aspetto che più interessa i pendolari diretti ogni giorno verso Mestre, Padova o San Donà. I lavori del casello sono stati terminati il 30 novembre scorso e in questi tre mesi sono state sistemate le banchine, messi i cartelli stradali di accesso e uscita, fatti gli allacciamenti Enel e le altre rifiniture.

Alessandro Ragazzo

 

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