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RAI TGR – Passante di Mestre: gli utili della CAV

Posted by Opzione Zero in Filmati, Rassegna stampa | 0 Comments

27

dic

2015

I prossimi incontri della scuola sui cambiamenti climatici promossi da EcoMagazine e Laboratorio Occupato Morion.

DOMENICA 24 GENNAIO

“Apocalypse Now? Una rotta percorribile verso una società sostenibile”
Luca Lombroso, Meteorologo e divulgatore scientifico

DOMENICA 31 GENNAIO

“Da Rio a COP21: la politica internazionale di fronte al clima che cambia”
con Marica di Pierri, Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali (CDCA) e associazione A Sud

DOMENICA 14 FEBBRAIO

Tra natura e valore: per una critica ecologica dell’economia politica e del Carbon Trading Dogma”
con Emanuele Leonardi, ricercatore dell’Università di Coimbra

DOMENICA 6 MARZO

“Crollo della biosfera e cambiamenti climatici: impatti antropici e scenari”
con Eugenio Salvatore Pappalardo, PhD in Geografia all’Università di Padova

Tutte le lezioni si terranno dalle 16 alle 18 presso il Laboratorio Occupato Morion, salizada S. Francesco della Vigna 2951 . Venezia. Le dispense relative ad ogni lezione sono scaricabili dal sito Eco-Magazine.info

 

 

 

#caosclimate

Dal 30 novembre all’11 dicembre 2015 si svolgerà a Parigi la Conferenza Internazionale dell’ONU sul Clima (COP21), un appuntamento decisivo per le sorti di tutto il Pianeta. Il rischio che il tutto finisca in un nulla di fatto è molto alto.
Tantissimi movimenti e associazioni ambientaliste si stanno dando appuntamento per essere presenti in massa a Parigi e far sentire forte la voce dei popoli della Terra.

Per il 29 novembre è indetta una giornata di mobilitazione in numerose città del mondo, una di queste è Venezia (appuntamento ore 14.00 presso la stazione S. Lucia). Il 12 dicembre le manifestazioni si svolgeranno invece a Parigi.

Ma il tema dei cambiamenti climatici è assai complesso e di certo non basta qualche dimostrazione di piazza. E’ necessario che i movimenti altermondialisti assumano questo tema come centrale e prioritario nella loro agenda, e per farlo occorre prima di tutto studiare.

Per questo Ecomagazine, l’osservatorio ambientale veneto a cui contribuiscono diversi comitati (Opzione Zero tra questi), ha organizzato  #ChaosClimate: una vera e propria scuola di formazione rivolta agli attivisti e ai simpatizzanti delle organizzazioni ambientaliste, con l’obiettivo di fornire loro strumenti scientifici di comprensione ed un bagaglio di conoscenze da tradurre in azioni.

Il calendario completo degli incontri e tutti i relatori saranno comunicati quanto prima. In ogni caso il corso prevede 8-10 lezioni (da novembre al prossimo maggio) con esperti e personalità preparate in materia, la distribuzione di dispense, una bibliografia di riferimento. Il costo di iscrizione al corso completo è di 20 euro/persona.

Il primo appuntamento è per domenica 15 novembre dalle ore 16 alle ore 18 presso il Laboratorio Occupato Morion (sede del corso) con il fisico triestino Luca Tornatore.

 

Antenna Tre – Romea, la strada killer

Posted by Opzione Zero in Filmati, Rassegna stampa | 0 Comments

24

ott

2015

COMUNICATO STAMPA 16 OTTOBRE 2015

Messa in sicurezza della Romea e deviazione traffico pesante: alle parole seguano i fatti.

Nel servizio del TG2 andato in onda la sera di martedì 14 ottobre, il neo presidente dell’Anas Ing. Gianni Vittorio Armani, subentrato al dimissionario Pietro Ciucci, ha rilasciato la seguente dichiarazione:

“La nostra necessità è quella di investire in modo più importante e quindi di abbandonare il progetto di grande opera, grande autostrada e andare verso il rifacimento magari la deviazione del traffico pesante fuori dai centri abitati con strade adeguate non autostrade necessariamente e il ripristino della sicurezza.”

Per la prima volta le dichiarazioni di un alto dirigente corrispondono con quanto detto da almeno un decennio dai comitati della rete nazionale Stop Orte-Mestre.

Ormai è evidente che le grandi opere non sono utili per la popolazione ma sono solo utili per chi le fa. Un esempio per tutti è il Mose. La classe politica veneta ha delle grosse responsabilità: non è un caso che per 14 anni le giunte di Galan e di Zaia abbiano insistito per portare avanti il devastante, inutile e costossisimo progetto dell’autostrada Orte-Mestre, lasciando irrisolto il problema della sicurezza della SS 309.

Per evitare di allungare la lista nera dei morti e degli incidenti in romea, alle parole devono seguire subito i fatti. Bisogna da subito eseguire quelle piccole opere necessarie  e poco costose per mettere in sicurezza la statale romea (eliminazione degli incroci a raso, etc) e completare un’opera che da almeno 35 anni aspetta di essere finita: il raccordo Ferrara-Ravenna per deviare il traffico pesante sull’A13.

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L’A13 è l’alternativa alla romea per raggiungere Ravenna dall’innesto del Passante (Roncoduro, Dolo). Basterebbe completare la variante alla Statale Adriatica 16 (superstrada di cui si parla da almeno 35 anni). In rosso i tratti da realizzare.

CLICCARE SULL’IMMAGINE PER INGRANDIRLA

alternativa_romea

Pubblichiamo il servizio realizzato da Alessia Zampieri il giorno dello spettacolo con intervista agli artisti.

Lettera aperta di Eleonora

Posted by Opzione Zero in Comunicati Stampa, Rassegna stampa | 0 Comments

5

ott

2015

Pubblichiamo con piacere la lettera aperta di Eleonora.

Sabato 26 settembre scorso, come tante, tante altre persone sono andata a vedere lo spettacolo di Bertelli, Balasso e Paolini organizzato dai tre artisti, in collaborazione con il Comitato Opzione Zero e Jole Film, per raccogliere fondi da destinare alle vittime del tornado dello scorso 8 luglio.

Lo spettacolo è stato organizzato in via Seriola a Dolo, definita dallo stesso Paolini “La strada più stretta della Pianura Padana”: una location insolita ma significativa perchè la via passa in mezzo ai campi dietro la fornace dove il fortunale ha fatto innumerevoli danni.
Ed io, i miei amici e la mia sedia a rotelle color ciclamino eravamo lì, assieme a tutti gli altri: ragazzi, ragazze, uomini, donne, bambini, bambine, cani, cimici (mamma mia, quanti cimici!). Alle 17.15 eravamo tutti lì, come formiche. E perchè anch’io, così come altri che non avevano la sedia a rotelle elettrica siamo riusciti ad andare? Per l’ORGANIZZAZIONE. Il Comitato Opzione Zero e la Jole Film si erano organizzati per permettere anche a disabili, donne incinta ed anziani di accedere il più comodamente possibile alle zone rurali in cui a breve si sarebbe tenuto lo spettacolo. Almeno due volontari pronti ad aiutarti ad ogni difficoltà, indipendentemente dal fatto che tu fossi accompagnato. Addirittura c’era una zona ristoro. Addirittura avevano recintato fossati secchi e messo tavole per poterli attraversare, con tanto di paratie laterali per non cadere.

Immagino che questa organizzazione abbia comportato dedizione, ampie vedute, cura per i dettagli, sensibilità e buona volontà. Ma l’organizzazione ce l’ha fatta.
Credo che le persone che si sono adoperate per la buona riuscita dell’evento abbiano avuto soddisfazione. Io me lo auguro vivamente, soprattutto per contraccambiare la serenità che, una volta ogni tanto, ho provato nel partecipare ad un evento pubblico senza diventare matta per conciliare la mia voglia di vivere e partecipare alla vita sociale con i limiti imposti dalle barriere architettoniche ma più spesso da dimenticanza, faciloneria e menefreghismo.

Per una persona come me, in carrozzina, andare a La Biennale di Venezia, soprattutto nella zona dei Giardini è quasi un viaggio della speranza.
La mia patologia m’impone una carrozzina semplice, non a telaio rigido come quella di Zanardi oppure l’uso di un deambulatore.
Ma quanto matta divento con la ghiaia tra i vari padiglioni? Se in tre o quattro amici non si coordinano per trascinarmi dove le ruote della carrozzina affondano nei punti di ghiaia più profonda (zona fronte padiglione USA, Giappone, Gran Bretagna, ad esempio) io La Mostra INTERNAZIONALE d’Architettura non la vedo. Così come non vedo i padiglioni dell’Egitto o dell’Olanda (sempre ad esempio) l’anno successivo quando fanno La Mostra INTERNAZIONALE d’Arte.
Spesso, richiedendo la pedana per entrare nel padiglione della Spagna (sempre più ad esempio), ti sbolognano dicendo che devi aspettare perchè è momentaneamente in uso in un altro punto de La Mostra INTERNAZIONALE d’Arte.

Io non credo di avere qualcosa da insegnare alle persone, ma i fatti dimostrano che il Comitato Opzione Zero e la Jole Film hanno qualcosa da insegnare in merito ad accessibilità, sensibilità ed organizzazione a Baratta, all’organizzazione de La Biennale e forse qualcosina anche a Brugnaro, dal momento che si è recentemente unito al club delle teste pensanti della venezianità. La disponibilità economica di cui dispone La Biennale sono sicura gli permetterà di fare grandi cose.

Un sasso lo aveva già tirato Bertolucci qualche anno fa, qualcuno lo raccoglie?

E. S. Nalesso

 

Sabato 26 settembre dalle 17.15 un evento speciale su un palco costruito nei campi,

accanto alle macerie. Tutto il ricavato alle famiglie colpite dalla tromba d’aria

TORNADO RIVIERA DEL BRENTA: BALASSO, BERTELLI E PAOLINI ASSIEME PER NON DIMENTICARE

Ingresso libero con offerta obbligatoria.

In caso di maltempo l’evento viene spostato al 27 settembre

Sono passati più di due mesi da quell’8 luglio 2015. Il TORNADO ha spazzato via in pochi minuti case, auto, serre, fabbriche, campi. Ha spezzato vite e famiglie.

I riflettori della cronaca si sono spenti, la solidarietà c’è stata, ma per chi ha subito gravi danni è importante adesso non cadere nella solitudine. Per riportare l’attenzione sul dramma di un territorio e delle famiglie colpiti dal tornado, sabato 26 settembre dalle 17.15 NATALINO BALASSO, GUALTIERO BERTELLI e MARCO PAOLINI salgono su un palco costruito nei campi, accanto alle macerie. Non portano in scena uno spettacolo, ma con “Riviera del Brenta, 8 luglio 2015” cercano di raccontare quello che è accaduto e quello che sta accadendo dopo.

Raccontare per non dimenticare, per continuare a stringere forte il cerchio della solidarietà in una comunità che si è scoperta unita, forte, solida di fronte al disastro. “Non serve solo a loro, ai colpiti – sottolineano i tre artisti presentando l’evento – serve a tutti noi dimostrare di sentirci parte di un territorio non perché residenti, ma perché abitanti, vicini di casa, concittadini. Serve a ciascuno per comprendere quanto possano essere fragili le nostre sicurezze di fronte a eventi estremi e di quanto sia indispensabile prenderci cura l’uno dell’altro e del territorio che abitiamo”.

Ci sono state altre iniziative, tutte lodevoli. Questa non vale più delle altre, ma farla a questa distanza di tempo serve a rinnovare l’impegno reciproco, a non lasciare indietro nessuno e allargare lo sguardo”.

Riviera del Brenta, 8 luglio 2015 è dunque un pomeriggio insieme nei campi di Via Seriola – tra Dolo e Mira (Ve) – per parlare, ascoltare, suonare in compagnia.

Gli artisti hanno rinunciato al cachet e un nutrito gruppo di supporter pubblici e privati ha dedicato gratuitamente tempo, energia, risorse per rendere possibile l’evento con il minimo della spesa. L’ingresso è libero con offerta obbligatoria, il ricavato servirà a sostenere le famiglie colpite dalla terribile tromba d’aria che si è abbattuta sulla Riviera del Brenta. I fondi raccolti saranno gestiti dal Comitato Opzione Zero che si impegna a coordinarne l’utilizzo secondo le richieste e le necessità.

SI CONSIGLIA DI RAGGIUNGERE L’EVENTO IN BICI (accesso preferenziale da Via E. Tito nei pressi della Fornace)

IN CASO DI MALTEMPO L’EVENTO VIENE SPOSTATO AL 27/09

TUTTE LE INFO > www.opzionezero.org/rdb8715/
tel. 338.1678008 – 393.9795570 – 349.8711926

 

COMUNICATO STAMPA 10 SETTEMBRE 2015

Di ieri la notizia che il Governo ha intenzione di rimettere in pista la Orte-Mestre con la prossima Legge di Stabilità. Una notizia che non sorprende più di tanto i Comitati che da anni si battono contro il mostro.

“Il sospetto lo avevamo avuto già lo scorso aprile– dichiara Mattia Donadel di Opzione Zero – quando i parlamentari di PD, Lega e NCD si sono rifiutati di scrivere la parola fine a questa assurda vicenda. Avevamo avvertito che togliere l’opera dalla lista di quelle finanziabili per il 2015 era solo un modo del nuovo ministro Del Rio per prendere tempo dopo la buriana dello scandalo sistema.

D’altra parte 10 miliardi di euro sono un bottino troppo grosso che fa gola alle multinazionali del cemento, e non è un caso che subito dopo questa notizia i gruppi Astaldi e Salini abbiamo fatto un balzo in avanti in borsa (rispettivamente +5%, +2%).

Renzi e Zaia ora spieghino ai cittadini della Riviera del Brenta per quale motivo hanno deciso di “regalare” quasi 2 miliardi di euro di sconti fiscali ai costruttori di un’autostrada del tutto inutile oltre che devastante, mentre invece non si riescono a trovare 100 milioni di euro per risarcire le vittime del tornado, né tanto meno le risorse per scontare loro IMU e TASI. Questa decisione è vergognosa e inaccettabile, ma sappia il Governo che troverà pane per i suoi denti, siamo pronti a dare battaglia”.

 

COMUNICATO STAMPA OPZIONE ZERO 26 AGOSTO 2015

Ancora un incidente in Romea che allunga inesorabilmente la lista delle persone che hanno lasciato la vita lungo la statale più pericolosa d’Italia. E ancora una volta la causa dell’incidente è un TIR.

Ora come al solito ci sarà chi userà strumentalmente questo incidente mortale per chiedere di realizzare la devastante e costosissima Orte-Mestre, sapendo benissimo che questa nuova autostrada non risolverà il problema: la maggior parte dei veicoli, e soprattutto i camion, continueranno a percorrere la romea per evitare i salatissimi pedaggi che inevitabilmente avrà la Orte-Mestre. Esattamente quello che sta accadendo in Lombardia con la Bre.Be.Mi. (Brescia-Bergamo Milano), dove, a causa della scarsità di traffico, il Governo è intervenuto con 380 milioni di euro per mettere una pezza al buco economico che si è venuto a creare.

Per Opzione Zero, che da anni si batte per la messa in sicurezza della SS 309 e contro la realizzazione della Orte-Mestre, esiste una soluzione semplice e a portata di mano per risolvere subito la maggior parte dei problemi della Romea: si tratta di deviare il traffico pesante a lunga percorrenza sull’autostrada A13 Padova-Bologna.

I TIR che viaggiano sulla Romea costituiscono ormai il 35% dei veicoli totali che transitano ogni giorno per questa strada. Si potrebbe agire attraverso incentivazioni per chi sceglie la A-13, o in alternativa imponendo una “vignetta” salata per chi continua a optare per la statale in modo da renderla sconveniente.

Inoltre va al più presto completato il raccordo Ferrara –Ravenna: questa superstrada è perfettamente funzionate per i due terzi del tracciato, ma da più di trent’anni si è in attesa che venga completato l’ultimo pezzo da Argenta a Ravenna. Lo stralcio è già stato progettato e approvato, basterebbe davvero poco per completare un’opera utile non solo al territorio Romagnolo, ma anche a quello Veneto visto che un collegamento veloce e diretto da Ravenna a Ferrara porterebbe “naturalmente” il traffico di lunga percorrenza a raggiungere la A-13.

Peccato, ma non è un caso, che ANAS, Regione Veneto e Regione Emilia-Romagna continuino a insistere sul progetto faraonico della Orte-Mestre e a lasciare intanto insoluto il problema della Romea.

 

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