Gazzettino – Romea commerciale 50 trattori per dire no
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
18
dic
2013
CAMPAGNA LUPIA – Ieri a Lugo la manifestazione della Cia: «Non ci limiteremo ad un sit-in come oggi»
Cinquanta trattori per dire no alla Romea commerciale dal lato della campagna. La sezione di Venezia della confederazione italiana degli agricoltori, Cia, ha organizzato un presidio al ponte di Lugo della Romea per proporre una soluzione alternativa al tracciato ipotizzato dal Ministero. Il percorso prevede la realizzazione della nuova Romea dal lato della campagna e quindi dal lato opposto rispetto alla laguna. In questo modo, però, sostengono gli agricoltori, si andrebbe a penalizzare ancor più un territorio già compromesso dall’attuale statale. La Cia, però, non si limita a far sentire il proprio disappunto al progetto, ma propone anche due soluzioni alternative in grado di risolvere la questione del traffico sulla Romea senza devastare le campagne.
La prima proposta è quella di allargare l’attuale tracciato fino a Mestre, mente la seconda è quella di mantenere la Romea per il traffico leggero, delle automobili, e prevedere il passaggio del traffico pesante sull’autostrada Padova-Bologna con un allargamento di quest’ultimo percorso tramite la terza corsia.
Paolo Quaggio, presidente della Cia Venezia, ha inviato le proposte a tutti i sindaci interessati dal passaggio del nuovo tracciato come ipotizzato dal Ministero. L’intenzione è quella, poi, di coinvolgere tutti i consiglieri regionali.
«Tutti predicano il rispetto del territorio – dice Quaggio – ma poi, a conti fatti, non si traduce in pratica quanto si dice. Oggi abbiamo voluto sensibilizzare l’opinione pubblica. Se non ci saranno risposte concrete non ci limiteremo ad un sit-in. Il nostro interlocutore diretto è la Regione, oggi abbiamo iniziato il percorso dopo che il Cipe ha dato parere favorevole. Da qui a Chioggia incontriamo un terreno fertile che verrebbe deturpato».
Per la presidente di zona della Cia, Mara Longhin, le scelte strategiche vanno sempre ad impattare sul suolo agricolo.
«Siamo a favore della viabilità, ma che non impatti così pesantemente sul territorio. Il nostro è un territorio costituito da piccoli appezzamenti e quindi il passaggio della Romea commerciale andrebbe a distruggere completamente molte piccole imprese locali. La strada, poi, comprometterebbe anche le realtà turistiche della zona», commenta Longhin.
Emanuele Compagno