Nuova Venezia – Treni, viaggiatori stipati.
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
29
dic
2013
Zaia: basta, caso in giunta
Orario cadenzato, ennesima giornata di passione sulla Conegliano-Treviso- Venezia
Il governatore: farò rivoltare come un calzino il contratto sottoscritto con Trenitalia
VENEZIA – Viaggiatori ancora in piedi sui treni da Conegliano per Treviso e Venezia. A Treviso numerose persone sono rimaste a piedi, col treno partito alle 11.05 da Conegliano, proveniente da Trieste. «Adesso davvero basta!», sbotta il presidente della Regione Luca Zaia, «ho convocato una Giunta d’urgenza per esaminare questo problema e quello del black-out in Cadore. Farò rivoltare il contratto sottoscritto con Trenitalia come un calzino, per verificare, punto dopo punto, dove e perché è impossibile ad una settimana dall’entrata in vigore dell’orario cadenzato che restino aperti problemi così gravi». Ai tanti temi delle polemiche seguite all’introduzione dell’orario cadenzato, si è aggiunto infatti, e inatteso, quello del sovraffollamento dei treni, in particolare lungo la tratta Venezia-Treviso-Udine e Trieste, dove in alcuni orari si sono fatti transitare convogli a quattro vagoni, anziché a sei o a sette come era in precedenza. Si tratta di treni che, fra l’altro, fanno servizio dopo ore di sospensione, per cui è ovvio che siano affollati. «Non mi accontenterò più delle assicurazioni che i dirigenti di Trenitalia verranno a farci verbalmente. Pretenderò che chiariscano fino in fondo tutti i passaggi del contratto, soprattutto quelli meno leggibili. Non è possibile, infatti, che ad ogni nostra obiezione abbiano sempre ragione loro», puntualizza Zaia. Alle verifiche seguirà una riconsiderazione delle sanzioni che Trenitalia sarà chiamata a pagare. La Giunta regionale di lunedì, quindi, sarà estremamente operativa a questo riguardo. Il Presidente Zaia e l’assessore alla Mobilità, Renato Chisso, dicono infatti di sentirsi presi in giro come tutti i 160.000 utenti dei treni che non funzionano in Regione. «Nei giorni scorsi, dopo un formale intervento, la direzione delle Ferrovie dello Stato, tanto per esemplificare, ci aveva assicurato che avrebbe rimediato ai carri bestiame che passano per Treviso e Mestre. È stato aggiunto un vagone, ai quattro che c’erano, nulla di più. I viaggiatori stanno in piedi, e sono già fortunati per non dover rimanere a terra e in talune situazioni mi hanno detto che hanno fatto la trasferta anche al freddo. Se questi non sono carri bestiame, come li vogliamo chiamare?». Zaia anticipa che la Regione pretenderà una soluzione a questo problema dalla ripresa delle scuole e del lavoro. Anticipa inoltre che verificherà in sede di Giunta quali treni nuovi sono stati acquistati, quanto sono costati, quando sono entrati in servizio, quali altri sono ancora in fabbrica e per quale motivo. «Vorrò anche sapere se alcuni dei nostri convogli appena acquistati sono in giro per altre regioni», conclude Zaia.
Francesco Dal Mas
E Bottacin si scatena su Twitter
La polemica politica sbarca su Twitter, tanto che il consigliere regionale di Verso Nord, Diego Bottacin, scrive direttamente a Zaia per dirgli che «mancano 12 mesi alla scadenza del contratto di servizio con Trenitalia. Cosa farà Zaia per scegliere il nuovo gestore?».
Si scatena quindi un botta e risposta con altri utenti a cui Bottacin non si sottrae, accusando invece Zaia di rispondere solamente alle conferenze stampa. «Zaia, le multe a Trenitalia sono un contentino, serve una riforma complessiva.
Perché no una gara e trovare il gestore migliore?», scrive il consigliere regionale che poi, in risposta ad Amedeo Levorato aggiunge, «è così perché nessuno ha il coraggio di fare una gara e far saltare il monopolio».
«Sono 13 anni che Zaia può fare una gara per cambiare gestore ferroviario… mai fatta una! La farà nel 2014?», aggiunge poi Bottacin, «Come vice o come presidente Zaia può scegliere un altro gestore ferroviario facendo la gara. Perché finora non lo ha fatto?». Ora si attende la replica del governatore.
Treni, pendolari appiedati partono nuovi reclami
Nove veneziani presentano una denuncia a Trenitalia e all’assessore Chisso
Continuano i disagi e i disservizi causati dall’ingresso dell’orario cadenzato
Orario cadenzato, nonostante gli impegni e le rassicurazioni dell’assessore regionale ai Trasporti, Renato Chisso, i pendolari continuano sulla strada dei reclami per i disservizi che si ripetono. E a Treviso si protesta contro i treni sovraffollati. L’ultimo reclamo verrà presentato in questi giorni da nove pendolari che lavorano nel centro storico di Venezia e che si sono rivolti all’associazione Consumatori del Veneto e nello specifico all’avvocato Laura De Perini.
«Presenteremo in questi giorni un reclamo contro i nuovi orari Trenitalia. Si sono rivolti a noi diversi pendolari, che lavorano in centro storico e chiedono il ripristino del treno della tratta Venezia-Trieste con partenza alle 00.21 da Santa Lucia. Si tratta di lavoratori, che subiscono notevoli disagi, per poter tornare nella propria abitazione al termine del turno di lavoro. Invieremo la protesta anche a Chisso che si è impegnato a ripristinare il treno».
In questo momento, infatti, c’è il servizio sostitutivo degli autobus, ma i pendolari vorrebbero che venisse reintrodotta la corsa. Stessa richiesta di molti lavoratori del teatro veneziano, ma anche di persone che provengono dal Veneto Orientale e lavorano in alberghi, bar, ristoranti del centro storico e delle isole.
Altri ne seguiranno, dice la De Perini: «Abbiamo appuntamento ai primi di gennaio con una decina di orchestrali della Fenice che hanno problemi a rientrare a causa delle corse tagliate. E ci sono state evidenziate contestazioni anche da parte di ristoratori e commercianti di Venezia, danneggiati dalla soppressione di diversi treni», continua a spiegare l’avvocato.
Sul fronte disservizi, viaggiatori ancora in piedi sui treni da Conegliano per Treviso e Venezia. Era accaduto nei giorni scorsi, con i pendolari che affollavano i convogli dell’orario cadenzato. Ed è accaduto anche in questi giorni di festa e particolarmente ieri. A Treviso numerose persone sono rimaste a piedi, col treno partito alle 11.05 da Conegliano, proveniente da Trieste. Situazione che ha fatto andare su tutte le furie il presidente della Regione, Luca Zaia. Tirando le somme, problemi ce ne sono parecchi, su diversi fronti e diverse linee, e non sono stati certo ancora tutti risolti. Nonostante l’impegno dell’assessore regionale, affermato durante l’incontro che si è svolto la vigilia di Natale proprio a Veneto Strade. Entro gennaio, di incontro ne è in programma un altro per affinare le tematiche più urgenti e delicate, ma nel frattempo i sindaci e gli amministratori delle tratte più bersagliate dai disagi, hanno promesso che non resteranno certo a guardare, visto che il mese prossimo si terrà un’altra manifestazione di protesta a Venezia.
(m.ch.)
Conte all’attacco: «Dalla Regione basta scaricabarile»
«Basta lacrime di coccodrillo per i pendolari, vogliamo fatti». Ad attaccare il presidente del Veneto, Luca Zaia, è il sindaco di Quarto, Silvia Conte, in prima linea contro l’orario cadenzato.
«Ho sentito che il presidente Zaia sarebbe “inferocito contro Trenitalia” e giudica inammissibili i disservizi che si stanno registrando», scrive in una nota, «non ci sto a questo scaricabarile. Chi guida una delle più importanti regioni d’Italia si assuma le proprie responsabilità. È la Regione nell’ambito del contratto di servizio con Trenitalia, che ha stabilito il nuovo orario, avvalendosi di un proprio consulente. Si tratta di una questione di competenza, non di presunta mancanza di autonomia e sul trasporto ferroviario le Regioni hanno competenza già da un decennio».
Prosegue: «Il presidente non caschi dalle nuvole: come sindaci insieme alle associazioni di pendolari già a maggio avevamo segnalato i rischi di disservizi che questa “rivoluzione” avrebbe comportato, con tagli a corse utilizzate da pendolari e turisti, preoccupazione condivisa anche dalle organizzazioni sindacali di categoria. A luglio e ad agosto insieme ai sindaci abbiamo presentato anche una proposta tecnica alternativa per la tratta Venezia-Portogruaro come base per avviare un confronto su servizi differenziati e sostenibili economicamente».
Precisa: «Il 3 dicembre, infine, non avendo avuto riscontro dalla Regione, abbiamo aderito alla manifestazione di protesta dei pendolari dalla stazione Santa Lucia fino a Palazzo Balbi, chiedendo di rivedere l’orario prima dell’entrata in vigore. Evidentemente le nostre preoccupazioni erano fondate e il fatto di averle ignorate non può essere imputato a Trenitalia, ma alla Regione».
Attacca: «Zaia e il suo assessore Chisso dimostrino ora nei fatti che hanno a cuore il trasporto pubblico, valorizzando la competenza e destinando subito risorse adeguate nel bilancio regionale e cambiando metodo, coinvolgendo finalmente i soggetti interessati. Come si fa a parlare di produttività e competitività, se la gente non riesce ad andare a lavorare?».
Marta Artico