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FERROVIE / LA DENUNCIA

VENEZIA (L.M.) – Dal nuovo orario di Trenitalia sono «spariti» quasi tutti i treni regionali attrezzati per far viaggiare, sulla tratta Venezia-Padova, anche i diversamente abili in condizioni dignitose (non come pacchi postali o sul vano biciclette) e di sicurezza. La denuncia viene da Agnese Villa Boccalari, una lidense che dopo essersi brillantemente laureata in Giurisprudenza all’università di Padova nel 2012, rischia di dover abbandonare gli studi. Perchè lei si sposta in carrozzina, e, nel nuovo orario entrato in vigore a metà dello scorso mese di dicembre, non ci sono treni, regionali a misura di diversamente abili. I collegamenti regionali sono rimasti praticamente invariati, ma sono stati quasi azzerati i convogli che consentano di salire a bordo con la sedia a rotelle. Così lei su facebook ha anche minacciato lo sciopero della fame, visto che, ad un primo appello lanciato alle istituzioni, nessuno ha risposto. Agnese è conosciuta al Lido di Venezia, dove vive, per le molteplici battaglie per i diritti dei diversamente abili. Per arrivare alla lezione alle 9.30 dovrebbe partire alle 6 del mattino. «Non mi hanno concesso una deroga per salire sulle Frecce con il biglietto regionale».

 

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