Nuova Venezia – Fermiamo nuove grandi opere
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
28
feb
2014
INFRASTRUTTURE
Arianna Spessotto Cittadina Portavoce per il Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati. Membro della IX Commissione “Trasporti Poste e Telecomunicazioni”.
Apprendo dalla stampa locale dell’accorato invito che il Commissario Mainardi ha rivolto alle Regioni Veneto e Friuli ad investire in nuove infrastrutture. L’Architetto Mainardi aiuti le regioni a preparare un piano per la lotta al dissesto idrogeologico, anziché spingere per la realizzazione di opere che aggraveranno ulteriormente il degrado ambientale e la sicurezza dei cittadini. Almeno ricambierebbe con una qualche prestazione utile al paese il lauto compenso che riceve in qualità di commissario straordinario per l’Alta Velocità Venezia-Trieste, carica inutile vista l’unanimemente riconosciuta inutilità dell’opera stessa. A quanto pare i disastri che hanno colpito la nostra regione in questi ultimi anni sempre più di frequente non sono serviti a far capire a questa vecchia classe politica e manageriale che dobbiamo cambiare completamente rotta; ecco quindi che alla proposta di riprendere nuovi cantieri e grandi opere sostenuta con forza dall’attuale classe dirigente miope e legata ad interessi personali, il movimento 5 stelle risponde da sempre con idee chiare e semplici: fermiamo la costruzione di nuove grandi opere e dirottiamo questi fondi nell’ammodernamento e riqualificazione delle infrastrutture esistenti e nella messa in sicurezza del territorio. Tesi tra l’altro sostenuta a gran voce anche dal nuovo capo della protezione civile Gabrielli. E poi smettiamola con le menzogne e parliamoci chiaro: con i cantieri delle grandi opere non si creano nuovi posti di lavoro, poiché queste opere solitamente vengono realizzate da grandi imprese che subappaltano col modello della scatola cinese ad imprese sfruttatrici di manodopera a basso costo, prevalentemente straniera, con pessime condizioni di igiene e sicurezza sul lavoro e con contratti a termine. Smettetela di prenderci in giro, non potremmo più sopportare ulteriori drammi: stiamo crollando a picco, un cambio di rotta è indispensabile.”