Nuova Venezia – Mestre. “Cura dimagrante” per la nuova stazione. Si firma l’accordo.
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
8
mar
2014
Cubature ridotte del 60 per cento, nuove case e albergo
Via libera della giunta all’intesa con “Fs Sistemi Urbani”
Riqualificazione degli ambiti della stazione ferroviaria di Mestre, il progetto, atteso da decenni, procede ma con una corposa “cura dimagrante”. Definitivamente accantonata la grande piazza-piastra di Benevolo e la stazione sopraelevata verso Marghera (ipotesi Piano), Comune e Fs Sistemi Urbani, capofila per Rfi e Grandi Stazioni, procedono con un accordo di programma dalle volumetrie ridotte del 60 per cento, rispetto alla vecchia intesa siglata con un protocollo d’intesa, nel 2010, dall’ex sindaco Cacciari. Ieri la giunta comunale, su proposta dell’assessore all’Urbanistica, Andrea Ferrazzi, ha approvato il nuovo accordo di programma fortemente voluto dal sindaco Orsoni che ora, dopo un passaggio in Consiglio comunale, dovrà sottoscriverlo. Poi si dovrà attendere la Vas in Regione; nel giro di massimo sei mesi il Comune dovrebbe ratificare l’intesa rendendola operativa.
Tre gli ambiti di intervento: l’area ex scalo ferroviario tra via Trento e il Parco del Piraghetto, la stazione di Mestre e l’area dei giardini di via Piave, di proprietà di Metropolis, una società mandataria di Ferrovie dello Stato. Ecco cosa cambierà.
Nell’ex scalo ferroviario, dismesso, le società delle Ferrovie interverranno con un progetto di rigenerazione urbana. Gli edifici esistenti saranno quasi tutti abbattuti e una porzione di standard a verde di 18 mila metri quadri andrà ad ampliare il parco del Piraghetto. Qui sorgeranno circa 140 alloggi per quasi 450 persone in un’area di 66 mila metri quadri di superficie. L’attuale tratto di via Trento che passa sotto il cavalcavia della Giustizia diventerà una strada residenziale e sarà realizzata una nuova viabilità per il traffico di attraversamento a ridosso dei binari. La previsione è di realizzare 21.500 metri quadri di residenza e 6 mila metri quadri di terziario (il vecchio accordo ne prevedeva 39.750 metri quadri). E qui si trasferiranno le ottanta persone (dodici alloggi e due negozi) che vivono tra i due passaggi a livello della Gazzera.
Un caso raro di rottamazione che toglierà i residenti da una collocazione disagiata e consentirà alle ferrovie di utilizzare spazi per la stazione Sfmr.
Scende da 73.600 metri quadri previsti dal vecchio accordo a 20 mila lo sviluppo dell’area della stazione di Mestre. Nell’ex palazzo delle Poste della Immobiliare Favretti aprirà un albergo di una catena spagnola con doppio ingresso, uno anche direttamente sul binario 1 della stazione. Con i suoi 13 piani di altezza, sarà alto quanto il Plaza. La nuova stazione sarà più basse. Grandi Stazioni sta riqualificando l’attuale stazione che poi si svilupperà in altezza.
Rfi sta realizzando il nuovo parcheggio multipiano a fianco del bicipark comunale, oramai finito. L’area della stazione, ha spiegato Ferrazzi, sarà valorizzata con l’incremento della volumetria sulle aree di proprietà del gruppo Ferrovie dello Stato, oltre alla conferma delle volumetrie esistenti. «Troveranno spazio un albergo collegato ai binari, sale riunioni e altri spazi utilizzabili dai viaggiatori, negozi, multipark e bicipark. Inoltre la riqualificazione di Piazzale Favretti farà di questo spazio un punto nevralgico di interscambio ferro-gomma», ha chiarito l’assessore. Un contributo per valorizzare l’architettura dell’area arriva dai progetti del concorso Europan 12 che a maggio sarano esposti nel Municipio di Mestre. Infine l’area dei giardini di via Piave sarà ceduta al Comune che la riqualificherà grazie a un progetto specifico, finanziato con gli oneri di urbanizzazione del nuovo albergo.
Mitia Chiarin