Gazzettino – Dolo. Il caso Pati scatena l’opposizione “La maggioranza non esiste piu’ “
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
21
giu
2014
Il giorno dopo la mancata approvazione del Pati e la conseguente richiesta di nomina del Commissario ad Acta, le opposizioni replicano alla maggioranza. Il capogruppo Alberto Polo di “Per Dolo Cuore della Riviera” non usa giri di parole. “La maggioranza non ha più i numeri: ne prenda atto!”. Ed aggiunge. «Il consiglio comunale di Dolo è ingessato per colpa di una maggioranza che non è più tale». Polo spiega le sue affermazioni. «Il terzo rinvio del consiglio dedicato all’approvazione del Pati dimostra che il progetto politico e amministrativo del sindaco Gottardo è miseramente fallito». Polo insiste… «Il problema è di natura politica: non ci sono consiglieri, che non abbiano interessi diretti dal nuovo Piano di Assetto del Territorio, disposti a metterci la faccia per votare quel documento. Non è bastato provare a dividere i singoli punti per ovviare alla legge che impedisce di votare chi trae beneficio dal PATI, non sono bastati gli ordini di scuderia, le pressioni, le commissioni alle quali non sono stati ammessi tutti i consiglieri che ne hanno diritto». Il portavoce dell’opposizione conclude. «L’esperienza Gottardo è finita, vittima di un generale conflitto d’interessi della sua stessa maggioranza». Da parte sua la Lega Nord rappresentata da Mario Vescovi e Giovanni Fattoretto, quest’ultimo ha distribuito durante il consiglio una copia dell’atto testamentario con cui Antonio Guolo destinò i fondi per l’ospedale di Dolo, ha aggiunto: “I consiglieri comunali hanno rilevato una grave violazione di legge dell’intero strumento urbanistico proposto per l’approvazione. A noi sembra che l’amministrazione ignori esistere un documento che ha determinato l’assetto del centro urbano dolese, il testamento di Antonio Guolo. Da tale disposizione si rileva il vincolo di inalienabilità dell’ospedale per volontà del benefattore Antonio Guolo. Prevedere nel PATI che l’originario insediamento dell’Ospedale conosciuto come Villa Massari e pertinenze possano essere alienate a privati, significa ignorare questo vincolo di inalienabilità che sta in piedi e opera contro ogni previsione superficiale.”