Gazzettino – “I treni ignorano Salzano e Spinea”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
22
set
2014
PROTESTA – I Regionali Veloci saltano le due stazioni del Miranese, i pendolari insorgono
«I treni Regionali Veloci fermino anche a Salzano e Spinea: un miglior servizio per alcuni non può giustificare un disservizio per molti». Il comitato pendolari di Spinea alza la voce: a studenti e lavoratori non va proprio giù che molti treni della linea Bassano-Venezia fermino nel Miranese solo a Noale e Maerne. «Le stazioni di Salzano e Spinea servono un numero altissimo di utenti, saltandole vengono risparmiati solo otto minuti – spiegano i pendolari -. Molti di noi sono costretti ad utilizzare altre stazioni, muovendoci in macchina e facendo dunque aumentare traffico e inquinamento. È davvero un’intelligente logica di trasporto?». Il comitato (molto attivo anche su Facebook) ha appena stilato un dettagliato documento con le proprie richieste a breve, medio e lungo termine. Il documento è già stato presentato al sindaco Silvano Checchin e ora i pendolari chiedono un incontro al governatore del Veneto Luca Zaia (che ha assunto le deleghe ai Trasporti dopo il coinvolgimento dell’assessore Renato Chisso nello scandalo-Mose). Il comitato chiede fin da subito anche una maggior efficienza della linea Noale-Mestre, denominata navetta: «Quando ci sono dei problemi queste corse Noale-Mestre sono le prime ad essere soppresse. In questi casi chiediamo almeno che il treno successivo fermi nelle nostre stazioni per evitare che nessuno rimanga a piedi». In un’ottica a breve termine i pendolari propongono un’idea diversa di treno Regionale Veloce: «Questi convogli dovranno essere realmente veloci e prevedere molte meno fermate, le principali sarebbero Mestre, Castelfranco e Bassano. Dovranno essere in aggiunta alle normali corse previste con l’orario cadenzato». Due infine le richieste a lungo termine: «Innanzitutto il raddoppio del binario fino a Castelfranco, una regione come il Veneto non può ancora permettersi linee ferroviarie a binario unico – scrivono i pendolari -. E poi chiediamo un biglietto elettronico integrato tra bus e treni: questo per evitare di avere un abbonamento per il servizio ferroviario e poi doverci pagare il bus a causa di ritardi e soppressioni».