Gazzettino – Venezia. Stop grandi navi, al ministro le firme raccolte da Muccino.
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
11
feb
2015
Sono state simbolicamente consegnate ieri al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti le firme della petizione per lo “stop all’accesso delle Grandi navi a Venezia” lanciata su Change.org dal regista Gabriele Muccino. Le adesioni raccolte sulla piattaforma di petizioni on-line hanno superato quota 104 mila. Galletti ha ricevuto una delegazione dei sostenitori dello stop: tra questi, oltre al direttore di Change.org, Salvatore Barbera, anche l’ex ministro Alfonso Pecoraro Scanio.
Ascoltado le richieste il ministro ha assicurato che la commissione Via sta svolgendo un lavoro molto rigoroso e che il governo intende trovare la migliore soluzione possibile per il futuro di Venezia.
RACCOLTA DI FIRME ON LINE – Consegnata al ministro la petizione No Navi promossa da Muccino
Sono state simbolicamente consegnate al ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti, le firme della petizione per lo “stop all’accesso delle Grandi navi a Venezià lanciata su «Change.org» dal regista Gabriele Muccino. Le firme raccolte sulla piattaforma di petizioni online hanno superato le 104 mila. «Ho ascoltato la richiesta che arriva da tanti cittadini – ha dichiarato il ministro – posso assicurare che la commissione Via sta svolgendo un lavoro molto rigoroso. L’interesse del governo è trovare la migliore soluzione possibile per il futuro di Venezia, sia dal punto di vista della tutela ambientale che dello sviluppo economico».
Al momento il progetto alternativo al transito delle grandi navi in Laguna, il canale Sant’Angelo-Contorta, è all’esame della Valutazione di impatto ambientale. Su questo Muccino, che non è potuto esser presente all’incontro con il ministro, ha fatto presente che continuerà «a portare avanti la nostra battaglia per salvare Venezia dallo scempio a cui è sottoposta. Il canale Contorta-Sant’Angelo non mi pare davvero la soluzione migliore. Salvare Venezia dalle grandi navi è prima di tutto un atto di amore che spero trovi d’accordo tutto il governo italiano». Il regista romano si batte anche per fermare le trivellazioni nel Mar Adriatico.