Nuova Venezia – Miranese. Elettrocardiogramma, il 15% e’ a rischio.
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
13
feb
2015
Oltre 200 persone si sono presentate per le visite gratuite, ma l’esito non è rassicurante
MIRANO – Duecento in fila per l’elettrocardiogramma gratuito, l’esito non è dei più rassicuranti: il 15% dei pazienti, che ha partecipato, è risultato a rischio.
“Cardiologie aperte”, la giornata di sensibilizzazione che si è svolta anche a Mirano grazie al Dipartimento cardiovascolare dell’Asl 13, l’associazione Cuore Amico Mirano e la partecipazione del Dipartimento di prevenzione, ha “scovato” parte dei 200 pazienti, tutti tra i 40 e gli 80 anni, provenienti dai 17 comuni dell’Asl 13, sottoposti ai test con anomalie tali da richiedere approfondimenti medici.
Sono stati tutti invitati a sottoporsi a un elettrocardiogramma di approfondimento. Tutti i dati raccolti durante la giornata di sensibilizzazione saranno ora raccolti e salvati nella “Banca del cuore”, banca dati accessibile online da qualsiasi dispositivo connesso a internet.
Per questo i pazienti hanno ricevuto un ”Bancomheart”, una sorta di carta di accesso simile ad un bancomat, contenente le credenziali personali e le istruzioni per l’accesso online ai dati.
Per sensibilizzare i cittadini alla prevenzione, anche il direttore generale Gino Gumirato si è sottoposto ai test (nel suo caso negativi). «L’importanza di appuntamenti come questo», ha commentato il direttore generale, «si percepisce immediatamente dai numeri: grazie a una sola giornata di controllo, abbiamo trovato una trentina di persone a rischio, salvando potenzialmente delle vite. Ecco perché puntiamo molto sulla prevenzione: è la via maestra per garantire la salute ai nostri cittadini».
Durante la giornata l’Associazione Cuore Amico ha illustrato i propri progetti, da “Il cuore in tasca” alle “Giornate di prevenzione cardiovascolare”, durante le quali vengono raggiunte tremila persone l’anno per essere sottoposte a screening, fino a “Sport sicuro” e “Palestra per tutti”.
Filippo De Gaspari