Gazzettino – Venezia, Tribunale senza carta
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10
mar
2015
Giudici invitati a risparmiare sulle fotocopie perché la dotazione dei fogli è calata del 25 per cento
Il governo vorrebbe, e come dargli torto, una giustizia più rapida ed efficiente. Ma non mette a disposizione degli uffici giudiziari neppure la carta necessaria per stampare sentenze ed ordinanze di custodia cautelare. Ha dell’incredibile la situazione in cui si trova ad operare il Tribunale di Venezia. Il problema della carta non è nuovo, ma negli anni passati si poneva negli ultimi mesi dell’anno, quando le risme cominciavano a scarseggiare. Ora la questione è già all’ordine del giorno, a soli tre mesi dall’inizio del 2015: con una lettera inviata a tutti gli uffici, il dirigente amministrativo, Giampaolo Berto, comunica che la carta disponibile è inferiore del 25 per cento rispetto al 2014. La quota spettante al Tribunale ammonta a meno di 9mila euro per dodici mesi. E, mentre lo scorso anno, le esigenze di servizio furono risolte grazie alla gentile donazione di un bancale di carta da parte di una ditta privata, oggi non è previsto più alcun regalo. La raccomandazione è perentoria: poche fotocopie. Tutte fronte-retro.
«La situazione è in costante peggioramento – spiega il presidente del Tribunale, Arturo Toppan – Il problema più grave riguarda il personale di cancelleria: le carenze sono gravissime e nel corso del 2015 andranno in pensione numerosi altri dipendenti. Se non arriverà nuovo personale, sono a rischio parecchi servizi».
Il presidente del Tribunale confida nel bando di mobilità tra pubbliche amministrazioni, che potrebbe garantire l’arrivo di qualche nuovo impiegato, magari dagli uffici delle Province che sono state eliminate. Ma Venezia è una sede ritenuta tradizionalmente scomoda, e in passato non sono mai stati molti a scegliere come sede di lavoro gli uffici giudiziari in laguna. Dunque nessuno si fa troppe illusioni.
Un ulteriore problema per la gestione degli uffici riguarda gli automezzi di servizio. Una delle poche autovetture è stata assegnata alla Corte d’Appello e così il Tribunale si ritroverà in difficoltà. le auto servono per trasportare i fascicoli, ma anche i giudici e il personale amministrativo che si devono recare in aula bunker a Mestre, oppure a svolgere attività di amministratore di sostegno. Ora sarà necessario “prenotarla” con 15 giorni di anticipo, salvo le urgenze relative a convalide di arresto o altri provvedimenti inerenti la libertà personale.
Altri problemi, infine, arriveranno tra breve sul fronte della manutenzione e sorveglianza degli uffici giudiziari. Fino al 31 agosto la competenza sarà ancora il Comune; poi passerà direttamente al ministero. Una novità che rischia di creare nuove difficoltà operative: a Roma non esiste ancora la struttura che dovrà gestire gli immobili giudiziari di tutta Italia. Il caos è garantito. Alla faccia dell’efficienza della giustizia.
Gianluca Amadori