Nuova Venezia – Pista ciclabile, il progetto nel cassetto
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
21
mar
2015
Giampaolo Mar e Franco Pianon: «Il Comune ha dimenticato la nostra proposta». Sottopasso ed energia ricavata dal sole
VENEZIA – Un progetto di pista ciclabile rimasto nel cassetto. Eppure era stato presentato in pompa magna in Comune con sindaco, assessori, Soprintendenza. Ma il Comune ha scelto di farselo «in casa», provocando le proteste dei ciclisti. Perché sulla pista ciclabile non si arriva da Mestre in bici. Bisogna attraversare la strada o prendere il tram.
Adesso i progettisti – l’architetto Giampaolo Mar e l’ingegnere Franco Pianon – hanno deciso di tirare fuori gli elaborati del progetto di massima donati al Comune e di presentarli ai commissari.
«Il motivo? Che quel progetto prevedeva di realizzare la pista a sbalzo, a lato del ponte della Libertà», ricorda Mar, autore tra l’altro del progetto della nuova Stazione Marittima e dell’aeroporto Marco Polo, «e di dotarla di pannelli fotovoltaici trasparenti che avrebbero raccolto energìa in quantità sufficiente per illuminare l’intero ponte della Libertà, piazzale Roma e il parco di San Giuliano».
Non basta, perché la ciclabile, il cui progetto venne avviato nel 2003 dal Collegio degli ingegneri veneziani, prevedeva anche il passaggio dal lato sud al cavalcavia di San Giuliano attraverso un sottopasso protetto che avrebbe sfruttato le arcate in mattoni del ponte, costruito dal Fascismo negli anni Trenta. La posizione della pista, leggermente ribassata rispetto alla sede stradale, consente anche di “riparare” i ciclisti dai venti dominanti di bora.
«Ma soprattutto», precisa Pianon, «si trattava di una vera pista, larga 5 metri e realizzata con materiali leggerissimi, fibre di carbonio. Che potrebbe funzionare anche come via di fuga nel caso di incidenti o blocchi del ponte».
Il parere al progetto era stato inizialmente positivo da parte della Soprintendenza. Che poi aveva avanzato dubbi di carattere paesaggistico.
«Ma le strutture non si vedono, sono in corrispondenza dei piloni», dice Mar, «e in cambio avremmo avuto una vera pista ciclopedonale per poter raggiungere Venezia in bicicletta dal parco di San Giuliano».
Il costo iniziale, circa 20 milioni di euro, era stato poi dimezzato. Circa dieci milioni, forse ancora “trattabili” per il concorso degli sponsor. Un investimento ammortizzabile anche per l’utilizzo dell’energìa solare.
«Ma in modo inspiegabile», dicono Mar e Pianon, «nessuno dal Comune ci ha più contattati. Eppure il progetto lo avevano richiesto loro, e non costa nulla. Così si sprecano energie. Per avere, alla fine, una pista ciclabile piccola e incompleta. Una grande occasione sprecata».
Tutti in bici oggi sul ponte della libertà
VENEZIA – Partenza oggi alle 9.30 da piazzetta Coin a Mestre e alle 10 dalla Porta blu del Parco di San Giuliano. Doppio concentramento per la manifestazione dei ciclisti cittadini che tornano a percorrere tutti assieme il Ponte della Libertà fino a piazzale Roma. Per chiedere un collegamento sicuro per pedoni e ciclisti tra centro storico e terraferma.
Amici della bicicletta e le associazioni Rosso Veneziano, Pedale Veneziano, La Salsola, Arte in Bici, i camminatori del Nordic Walking Mestre, S.C. Favaro Veneto, Amici delle Arti, Legambiente, Unione Ciclisti Lido di Venezia, Venezia Triathlon ed Ecoistituto del Veneto si sono alleati tra loro e con il sostegno di vari tour operator che si occupano di cicloturismo, protestano stamani per chiedere di risolvere la situazione di «pericolo che si verrà a creare con l’entrata in servizio del tram».
I cantieri sul ponte sono in corso ma manca un collegamento sicuro con Mestre. La protesta di oggi è la prima di una serie di iniziative.
Alberto Vitucci