Segui @OpzioneZero Gli aggiornamenti principali anche su Facebook e Twitter. Clicca su "Mi piace" o "Segui".

Questo sito utilizza cookie di profilazione, propri o di terze parti per rendere migliore l'esperienza d'uso degli utenti. Continuando la navigazione acconsenti all'uso dei cookie. Per maggiori informazioni cliccare qui



Sostieni la battaglia contro l'inceneritore di Fusina, contribuisci alle spese legali per il ricorso al Consiglio di Stato. Versamento su cc intestato a Opzione Zero IBAN IT12C0501812101000017280280 causale "Sottoscrizione per ricorso Consiglio di Stato contro inceneritore Fusina" Per maggiori informazioni cliccare qui

L’iter per la realizzazione del nuovo casello sull’A27 a Santa Lucia di Piave procede con l’appoggio del Ministero e a prescindere dai ricorsi. Sono quattro le istanze pendenti con le quali altrettanti soggetti si oppongono alla costruzione del casello. Tuttavia le cause in essere non impediscono all’iter burocratico di proseguire.

Il sindaco di Santa Lucia di Piave ha incontrato l’ormai ex ministro delle Infrastrutture Maurizio Lupi. «Dal ministero è stata confermata la volontà di costruire il casello – afferma il sindaco Riccardo Szumski – Non dimentichiamoci che c’è una delibera del consiglio dei ministri nella quale si afferma che l’opera è prioritaria e di interesse nazionale».

A mancare non è la volontà da parte delle istituzioni di realizzare lo svincolo, bensì i soldi. L’opera complessiva costa 35 milioni di euro.

«La società Autostrade ha già stanziato a bilancio 15 milioni di euro per il casello in sè – dice Szumski – mancano i 10 milioni di euro necessari per la viabilità di collegamento nel tratto su via Lovadina (che dovrebbero essere a carico della Provincia e che l’ente non ha, ndr)».

Altri 10 milioni di euro, che mancano ancora all’appello, servirebbero per realizzare la viabilità complementare nel tratto lungo il Piave in direzione Cimadolmo. Tuttavia la Provincia ha già deliberato uno stralcio funzionale di questa parte di opera proprio perché l’iter possa proseguire anche se non si trovano le risorse economiche per coprire anche questi lavori.

«Le infrastrutture come il casello – ha tuonato il Comitato per la tutela del paesaggio veneto che si oppone alla costruzione dello svincolo – sono il bancomat che la politica e il suo entourage usa per alimentarsi».

Ma il sindaco ribadisce con forza che è pronto ad andare fino in fondo. «Da sindaco, mi batterò per la costruzione del casello – dice Szumski – sicuramente fino alla fine del mio mandato».

Ma il Comitato non ci sta: «La cittadinanza, aggravata sempre di più tasse, è stufa di vedere usare i propri soldi in opere che non sono necessarie, per contro molto costose e aggravate da balzelli continui per far aumentare i costi».

L’iter prosegue con contatti tra sindaco e ministero anche dopo le dimissioni del ministro Lupi.

 

Lascia una risposta

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Copyrights © 2012-2015 by Opzione Zero

Per leggere la Privacy policy cliccare qui