Fatto Quotidiano – Venezia e lo scandalo Mose. L’attivista “Paratie inutili col buco in mezzo”
Posted by Opzione Zero in Rassegna stampa | 0 Comments
19
apr
2015
Non funzionerà. Punto. Sintetizzare l’opinione che Tommaso Cacciari (nipote di Massimo, ndr) ha del Mose è fin troppo semplice. Lui, da sempre attivista contro l’opera, l’aveva già bocciata nel 2006 ed era stato querelato dal Consorzio Venezia Nuova con una richiesta danni di 250 mila euro. Ha vinto.
“Non serviva la magistratura per capire i problemi del Mose, bastava usare la logica: la laguna non è un bidet che puoi isolare con un tappo”.
Andiamo con ordine. Hanno sbagliato tutto. L’intero progetto? Ancora prima: l’idea. Sa quando si è cominciato a parlare di Mose? Con l’alluvione del ‘66. Venezia ha alle spalle un territorio manomesso, cementi- ficato che non è più in grado di raccogliere le piogge e l’acqua defluisce da 100 comuni in mare. I geni hanno pensato di chiudere la laguna.
Con le paratie le acque non defluirebbero? Esattamente. Quando Padova è finita sotto acqua noi qui a Venezia non abbiamo messo gli stivali perché defluiva dalle bocche di porte, ci fosse stato il Mose avremo fatto la fine dei topi.
La differenza tra fogna e laguna è il ricambio di acqua pulita con il mare, se impediscono questo ricambio noi diventiamo una fogna velenosa. Esistono alternative? Certo: stringere le bocche di porto, cioè i tre punti in cui la laguna comunica con il mare, e alzare i fondali, così eviteremmo almeno 80 dei 100 giorni annui di acqua alta.
Perché non è stato scelto? Rendeva impossibile il transito in laguna delle grandi navi. Il Mose non è pensato per tutelare la città ma per tutelare il gigantismo navale. Ora sappiamo che è stato il sistema corruttivo a decidere di farlo. Sarà operativo nel 2017 Iniziano altri problemi. Aldilà del lato psichiatrico di chi pensa di poter fermare il mare con un pannello, queste 78 paratie le hanno dovute distanziare tra loro di 80 centimetri.
Insomma: sono inutili? Una presa in giro. Ogni paratoia è fissata a una cerniera sul fondale. Alcuni studi sostengono che quella cerniera non regge. E andranno pulite ogni anno perché il “fooling”, cioè la vita che un corpo immerso nell’acqua si trova attaccato addosso, sarà di 24 centimetri l’anno. 78 relitti che si riempiono di alghe, conchiglie, sabbia. Che fai? Mandi il sommozzatore con una spazzola?
Quindi? Va ripensato tutto. Da anni sia come comitati di cittadini sia come movimenti No Mose e No Grandi Navi contestiamo questo scempio. Domani sa- remo in 15 piazze di Venezia a spiegare le nostre motivazioni e il 9 maggio di sarà una manifestazione in laguna.