Trento 30/05/15 – Cambiamenti climatici, conflitti ambientali e grandi opere inutili: verso il COP 21 di Parigi.
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29
mag
2015
Sabato 30 maggio
Tensostuttura Parco S.Chiara, Trento
Conferenza / dibattito h. 10.30
Cambiamenti climatici, conflitti ambientali e grandi opere inutili: verso il COP 21 di Parigi.
Relatori:
Luca Lombroso – meteorologo e divulgatore ambientale
Tommaso Cacciari – Comitato No Grandi Navi
Renato De Nicola – Comitati No Triv -Forum Abruzzese dei Movimenti per l’Acqua
Gianfranco Poliandri – Notavbrennero.info
Coordina: Stefano Bleggi – EcoMagazine
Pausa pranzo
Assemblea h. 15
Negli ultimi anni si è definitivamente superata l’idea malsana che la difesa dell’ambiente e del territorio sia un tema specifico per alcuni “professionisti dell’ambientalismo”.
Di fronte a territori violentati da colate di cemento, da trivellazioni, da nuove autostrade e ferrovie ad alta velocità, avvelenati da inceneritori e da discariche di rifiuti tossici, espropriati della propria ricchezza dalla privatizzazione dei beni comuni, la risposta dei movimenti ha saputo coniugare l’allargamento della partecipazione alla mobilitazione con l’uso intelligente del conflitto.
Le connessioni tra i vari comitati locali, gli scambi di conoscenze e di saperi hanno prodotto un avanzamento generale dell’analisi, che sta avendo ricadute positive sia nella qualità del dibattito, sia nella quantità di esperienze locali che non vogliono chiudersi a riccio, ma alzare il proprio orizzonte.
All’OEF vorremmo provare a mettere in comune quella cultura politica che non scinde la cura degli equilibri locali da quelli globali, ma al contrario è in grado di assumere nella sua complessità tutti gli elementi per provare sia a resistere dinanzi alla messa a profitto dei territori, sia a cambiare verso a questo sistema economico.
Facciamo appello a tutti i comitati ambientali ed a tutti i soggetti interessati a partecipare all’assemblea alle ore 15,00 presso il parco S. Chiara. L’obiettivo del dibattito sarà quello di intrecciare i tanti percorsi e le vertenze locali per confrontarci e costruire un’agenda comune di opposizione alla Sblocca Italia, una legge che devasta l’Italia per il profitto di pochi e non ha nessun effetto sulla crisi occupazionale: al contrario aumenta una crisi ambientale ed ecologica sempre più devastante.
Vorremmo fare tutto ciò mantenendo come cornice l’appuntamento invernale del Cop 21, la conferenza sul clima di Parigi, un potenziale catalizzatore per rafforzare la critica dal basso a questo modello di sviluppo e la necessità di costruire un’alternativa di sistema immediata di fronte alla catastrofe del climate change.
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OEF 2015
Dopo l’ampia partecipazione dello scorso anno, dal 29 maggio al 2 giugno 2015 si terrà a Trento la seconda edizione dell’OltrEconomia Festival, l’evento che per cinque giorni vuole raccontare l’altra faccia dell’economia.
OltrEconomia è uno spazio aperto e pubblico di critica ed alternativa rispetto al modello economico, sociale, politico, ambientale che la governance globale impone a miliardi di persone in tutto il mondo. Un modello basato sull’egemonia del capitale finanziario, sulla concentrazione di ricchezza e patrimoni nelle mani di pochi, sul saccheggio dei beni comuni e delle risorse naturali ed ambientali, sulla sottrazione dei diritti e della democrazia, sull’indebitamento come forma di accesso differenziale al Welfare.
Anche quest’anno OltrEconomia Festival si terrà in contemporanea al Festival dell’Economia, giunto alla sua decima edizione, che quest’anno avrà come tema la “mobilità sociale”. Un tema ricco di spunti e contraddizioni, inserito però in una cornice che si afferma in continuità con un paradigma economico-sociale costruito sulla competizione, la gerarchia e il privilegio.
Le realtà sociali, associative e sindacali che portano avanti esperienze innovative di alternativa, come quella dell’OltrEconomia, sono convinte che l’unica “mobilità sociale” possibile e necessaria sia quella che produce redistribuzione, di ricchezza e decisionalità, e che si conquista attraverso i conflitti sociali e le spinte reali che dal basso muovono verso il cambiamento.
E’ quindi “necessariamente possibile” oltrepassare i muri statici della visione mainstream dell’economia, muovendosi in senso orizzontale e producendo pratiche sociali di accessibilità e ampliamento dei diritti sociali e ambientali.
E’ possibile una società nella quale democrazia, inclusione sociale e partecipazione siano direttamente connessi con il diritto al reddito, ad un lavoro degno, alla casa, alla salute, all’istruzione, alla mobilità per tutti e tutte.
E’ possibile vivere in una relazione di reciprocità con il mondo che ci circonda, nel rispetto dell’ambiente e degli ecosistemi in cui acqua e beni comuni siano gestiti in forma collettiva e sostenibile. E’ possibile una società mobile ed orizzontale il cui motore non sia quello dell’individualismo competitivo, ma i valori e i principi di una solidarietà interculturale e cooperante.
Per queste ragioni il campo di analisi, elaborazione e proposta politica che viene quest’anno dall’OltrEconomia è quello determinato dai conflitti, sociali ed ambientali, che si producono in Europa, in Italia e nei territori nel tempo dell’oligarchia della troika e delle élites finanziarie.
Sul piano europeo e internazionale ci troviamo di fronte ad uno schiacciamento tra le nuove politiche liberiste promosse da Draghi e dalla BCE, che attraverso il Quantitative Easing hanno introdotto liquidità monetaria immediatamente drenata dal capitale finanziario, e la rigida austerità promossa dal governo tedesco e dalla Deutsche Bundesbank, che da mesi tiene sotto ricatto il popolo greco rispetto alla rinegoziazione del debito sovrano. Inoltre, le trattative segrete tra Stati Uniti ed Unione Europea sul Parternariato Transatlantico per il Commercio e gli Investimenti (TTIP) stanno determinando la creazione di un’area di libero scambio tra le due sponde dell’Atlantico, per favorire gli interessi delle multinazionali sulla pelle dei cittadini e sul diritto all’ambiente e alla salute.
A livello nazionale Renzi non si discosta dai suoi predecessori, e se da un lato implementa il “modello grandi opere” lasciando il Paese in balia della speculazione selvaggia e della devastazione ambientale, dall’altro istituzionalizza la precarietà attraverso il Jobs-Act.
In questo quadro si stanno delineando importanti elementi di discontinuità.
La vittoria di Syriza in Grecia, avvenuta lo scorso 25 gennaio, è importante non solamente per la sfida lanciata dal Governo greco alla Troika, ma soprattutto perché è stata il frutto di anni in cui lotte di piazza, scioperi generali ed esperienze di mutualismo dal basso hanno rappresentato per i cittadini greci l’unica reale alternativa al default. Inoltre il consolidamento di movimenti e coalizioni transnazionali di lotta alle politiche di austerity ha prodotto mobilitazioni significative, come quella di Blockupy del 18 marzo a Francoforte, contro l’apertura della nuova sede della BCE, o quella del Movimento Europeo dell’Acqua, che si è tenuta a Bruxelles dal 22 al 24 marzo per chiedere, a partire dall’acqua, politiche europee contro la mercificazione dei beni comuni. Se la dimensione europea è sempre più presente in tutti i movimenti, la loro affermazione avviene nel radicamento territoriale ed in quelle battaglie quotidiane contro la finanziarizzazione e lo sfruttamento dell’ambiente e della vita.
Nel corso di OltrEconomia 2015 tratteremo queste tematiche in tre sessioni specifiche: una dedicata ai conflitti ambientali verso l’appuntamento di Cop 21, che si terrà a Parigi nel prossimo dicembre, una legata alle pratiche di mutualismo e cooperazione dal basso e alla loro messa in rete, una di analisi dell’attuale contesto politico ed economico europeo. Oltre ai dibattiti ci saranno due assemblee generali nelle quali verranno discusse con le diverse realtà interessate, le potenziali azioni comuni e le campagne da mettere in campo per aggredire in maniera efficace i temi trattati.
L’OltrEconomia sarà anche uno spazio comune di socialità e aggregazione, all’interno del quale ci saranno musica, presentazioni di libri, mercatini con produttori locali, vari laboratori, giocoleria per bambini ed una giornata dedicata allo sport popolare.
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