Gazzettino – Nuovi orari, binari “roventi”
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dic
2013
TRASPORTI – Si moltiplicano le iniziative di protesta nei confronti di Trenitalia
Domani il corteo di Legambiente, martedì tocca ai pendolari, sciopero il 15
PROTESTA – Cresfe il malumore per i nuovi orari ferroviari cadenzati in vigore dal 15 dicembre
RENATO CHISSO «Questo territorio è la porta verso Est»
Legambiente del Veneto orientale, comitati dei pendolari e sindacati sul piede di guerra contro l’orario cadenzato. Molti i disagi lamentati dai pendolari, tra questi i lavoratori più colpiti dovrebbero essere quelli dei comparti turismo, pulizie, vigilanza e ristorazione che rischiano il licenziamento, cui si aggiungono esuberi e spostamenti coatti per 40 dipendenti delle ferrovie. Due le giornate di protesta. Domani l’iniziativa di Legambiente, martedì 3 la marcia a palazzo Balbi dei Pendolari con molti amministratori dei Comuni della tratta Portogruaro- Venezia che hanno aderito ad entrambe le manifestazioni. Una giornata di sciopero è prevista domenica 15, promossa dalle segreterie regionali di Uil Trasporti, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Ugl-af, Fast Ferrovie e Orsa, una seconda di 24 ore sarà decisa il giorno successivo.
Legambiente domani organizza “In treno con i cittadini” con i sindaci di Portogruaro, Ceggia, San Donà, Quarto d’Altino e Marcon che saliranno sul treno R11034 alle 7,53 a Portogruaro, con soste in tutte le stazioni e arrivo a Mestre alle 8.49. Una conferenza è prevista nell’area della stazione, in caso di maltempo nella sede Fiab in via Col di Lana.
«Il servizio ferroviario regionale sta andando allo sfascio – il commento di Nicola Nucera di Legambiente – con l’avvio dell’orario cadenzato, la mancanza d’investimenti, l’assenza di integrazione tra vari mezzi di trasporto, l’abbandono del servizio nelle fasce sociali, meno servizi nelle prime ore del mattino e della sera assieme alla forte riduzione di sabato e giorni festivi».
Anche le organizzazioni sindacali sono in fermento. La segreteria di Filacams-Cgil sarà presente al corteo del 3 dicembre dei pendolari di Quarto d’Altino a fronte dei tagli delle corse tra Mestre e Venezia negli orari notturni.
«L’orario cadenzato – spiegano – penalizza tutte le tratte che collegano Venezia e la Regione. Più colpiti i lavoratori con turni che iniziano alle 5.30 o alle 6 e finiscono molto tardi. È duro per chi prende il treno alle 4 essere soggetto a continue ammonizioni e minacce di licenziamento per mancata puntualità».
Uil Trasporti evidenzia che a pagare sarà anche il settore ferroviario. «Ai sindacati è stato chiesto di accettare le scelte unilaterali senza alcuna trattativa. Il nuovo orario porterà maggiori carichi di lavoro, più diseguaglianza nei turni, esuberi e la mobilità coatta per 40 lavoratori. Una situazione inaccettabile quando si ricorre al lavoro straordinario ogni giorno e con prestazioni ai limiti della normativa».
Davide De Bortoli
FERROVIE – La vera priorità è elettrificare la tratta Portogruaro-Casarsa
PORTOGRUARO – La priorità numero uno? Elettrificare la tratta ferroviaria Casarsa-Portogruaro. Un concetto che è stato ribadito più volte nel corso dell’incontro di venerdì è quello legato alla necessità di elettrificare un tratto di 21 chilometri a un solo binario che collega Portogruaro a Casarsa, per agganciare così il Veneto ed il Nordest all’Europa del Nord, passando per Udine, Tarvisio e Vienna. Un progetto, sostenuto con forza dal sindaco di San Vito al Tagliamento, Antonio di Bisceglie, e dal presidente dell’Interporto di Pordenone, Giuseppe Bortolussi, che si spera possa offrire un aiuto concreto all’economia del Nordest. (t.inf.)