Gazzettino – San Dona’. “Pendolari, troppi disagi”. il Comune incalza Trenitalia.
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3
apr
2015
L’assessore Zottis in campo
SAN DONÀ – Ritardi per i treni dei pendolari, il Comune incontra la Regione. È successo dopo i nuovi disagi causati da un guasto a livello nazionale al sistema informatico (questa la giustificazione di Trenitalia), che ha portato alla cancellazione di una serie di treni in orario pendolari tra Venezia e Portogruaro. Disagio che si è aggiunto alla mancanza, queste le maggiori lamentele da parte degli utenti, di informazioni tempestive.
«Ad esempio nel caso del treno delle 6.01 da San Donà con arrivo a Venezia alle 6.50 – spiega l’assessore Francesca Zottis – è stato annunciato semplicemente il ritardo, ma le persone in attesa hanno saputo della sua soppressione solo dopo un’ora da quello che avrebbe dovuto essere l’orario di partenza».
La cancellazione del treno in arrivo a Venezia alle 6.50 ha provocato, a seguire, la cancellazione anche del treno da Venezia delle 7.11. Zottis ha incontrato il nuovo direttore di Trenitalia passeggeri Veneto Tiziano Baggio «il quale mi ha formulato le sue scuse per l’inconveniente: questo è un bel segno di una rinnovata disponibilità».
Baggio ha annunciato che circolerà anche il sabato e la domenica (dal 18 maggio) il treno pendolari delle 4.13 da Portogruaro con arrivo a Venezia alle 5.25. «Inoltre per la prima volta da molto tempo si è discusso nel dettaglio di richieste del comitato pendolari, perciò confidiamo anche per le altre nostre richieste, a partire dal ripristino di un treno in orario tardo-serale per i lavoratori che tornano da Venezia».
Fabrizio Cibin
Nuova Venezia – Venezia. Ciclabile sul Ponte, lettera al prefetto.
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3
apr
2015
Le associazioni dei ciclisti lanciano un appello per la sicurezza. Domani flash mob a San Giuliano
Interpellanza delle associazioni dei ciclisti al prefetto Cuttaia per chiedere un suo intervento presso il Comune per trovare una soluzione per il ponte della Libertà, la cui pista ciclabile in costruzione rischia di essere insicura per migliaia di persone, senza un collegamento con via Torino e il Vega, che esiste solo sulla carta.
Le associazioni dei ciclisti stimano in almeno 75 mila le persone che usano la bici per imbarcarsi sui ferry boat per Lido e Pellestrina ( i dati sono del 2014 e sono stati forniti da Actv).
Nella lettera partita ieri, spiegano: «Non esistendo oggi, né essendo previsto a breve termine, un percorso protetto dedicato esclusivamente alle biciclette, i ciclisti (tra cui numerose famiglie con bambini) sono costretti a percorrere il sedime stradale in promiscuità con automobili e mezzi pubblici. L’entrata in servizio del tram previsto per l’inizio del mese di giugno, non farà che aggravare la già critica situazione attuale».
Non esistono «le condizioni di sicurezza per andare in bici», dicono, sul Ponte della Libertà, con l’aggravante che con l’arrivo del tram a Venezia diventerà inutilizzabile anche il cavalcavia di San Giuliano.
A Cuttaia, quindi, le associazioni chiedono «un incontro diretto. Chiediamo di verificare la situazione esistente e futura per quanto concerne la sicurezza che va garantita a tutti i cittadini e ai turisti che intendono muoversi in bicicletta tra Venezia e la terraferma».
Un incontro è stato chiesto da tempo, ma senza risposta, anche al commissario Zappalorto al quale le associazioni dei ciclisti, dopo la protesta del 21 marzo con 200 persone sul ponte, vorrebbero proporre anche delle soluzioni alternative.
E la mobilitazione continua con un flash mob previsto per sabato mattina a San Giuliano, un carosello di biciclette a cui seguirà un intervento di “pulizia” sulla banchina nord del ponte, che potrebbe rivelarsi una delle soluzioni al problema ovvero i ciclisti pensano di proporne l’utilizzo per le due ruote.
E le associazioni cercano anche di organizzare un confronto con i candidati sindaco, per capire le loro intenzioni. Sabato 9 maggio, invece la giornata sarà tutta delle bici a Mestre, perché in occasione di “Bimbinbici” della Fiab a Mestre potrebbero essere organizzate altre azioni di protesta a sostegno del collegamento ciclabile tra terraferma e centro storico.
(m.ch.)
Nuova Venezia – Mose, Minutillo interrogata per due ore a San Marino
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1
apr
2015
appropriazione indebita e falso
VENEZIA – Nonostante abbiano patteggiato la loro pena per frode fiscale in Italia, sono finiti sotto inchiesta per gli stessi fatti anche a San Marino e, ieri mattina, Claudia Minutillo, l’ex segretaria veneziana di Giancarlo Galan, è stata interrogata per due ore dal commissario della Legge (il nostro pubblico ministero) di San Marino Antonella Volpinari. All’interrogatorio era presente il suo difensore, l’avvocato Mirko Dolcini.
Nei giorni scorsi lo stesso magistrato aveva interrogato anche Piergiorgio Baita, ex presidente della «Mantovani», e William Colombelli, console sanmarinese in Italia e amministratore della società «Bmc Broker».
I tre hanno patteggiato una pena per frode fiscale, trovando l’accordo con il pubblico ministero di Venezia Stefano Ancilotto: un anno e dieci mesi di reclusione per Baita, un anno e quattro mesi ognuno per Minutillo e Colombelli.
Questo, però, non ha evitato che i tre finissero sotto inchiesta a San Marino, dove sono indagati i primi due per appropriazione indebita e per falso, il terzo anche per riciclaggio. La vicenda è quella delle false fatture rilasciate dalla «Bmc Broker» di Colombelli alla «Mantovani» di Baita e ad «Adria Infrastrutture» di Minutillo. Decine di milioni di euro, buona parte dei quali poi tornavano nelle casse dell’ingegnere veneziano, che li utilizzava come fondi neri per pagare le tangenti ed altro. Proprio questi fatti a San Marino vengono considerati appropriazioni indebite e falsi.
Oggi, intanto, la presidenza del Senato ha messo all’ordine del giorno la discussione e la votazione della richiesta avanzata da parte della Procura di Venezia della richiesta di autorizzazione a procedere per l’ex ministro dei Lavori pubblici Altero Matteoli, attuale senatore di Forza Italia. È accusato di corruzione: a parlare di lui è stato l’ex presidente del Consorzio Venezia Nuova Giovanni Mazzacurati, il quale ha riferito che in più di un’occasione è andato a Roma, nella sede di Porta Pia del ministero, ha consegnare migliaia di euro all’allora ministro Matteoli. Già il Tribunale dei ministro di Venezia ha dato il via libera, sostenendo che non si tratta di una persecuzione ma che le prove sono solide, poi è stata la Giunta per le autorizzazioni a procedere di Palazzo Madama a votare perché sia concessa l’autorizzazione, ora tocca all’assemblea dei senatori.
Giorgio Cecchetti
Gazzettino – Minutillo torna a San Marino per raccontare le fatture false
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1
apr
2015
SAN MARINO – L’ex segretaria di Galan interrogata ieri per due ore
Ha risposto alle domande del Commissario della legge della Repubblica del Titano ricostruendo il sistema della “retrocessione” di somme di denaro all’impresa Mantovani
Interrogatorio di due ore, ieri mattina a San Marino, per Claudia Minutillo, l’ex segretaria del presidente della Regione Veneto, Giancarlo Galan, finita sotto accusa in qualità di amministratrice della società “Adria Infrastrutture” nell’inchiesta sulle false fatturazioni milionarie dell’impresa di costruzioni Mantovani spa.
Assistita dagli avvocati Mirko Dolcini e Carlo Augenti, Minutillo ha risposto alle domande del Commissario della Legge, Antonella Volpinari, confermando quanto già dichiarato ai magistrati veneziani che, partendo da quelle false fatture, hanno scoperto l’esistenza di un diffuso sistema corruttivo attorno ai lavori per la realizzazione del Mose.
Nelle scorse settimane gli inquirenti di San Marino avevano interrogato anche gli altri protagonisti della vicenda giudiziaria: Piergiorgio Baita, ex amministratore delegato della Mantovani e William Colombelli, ex console di San Marino e titolare della Bmc Broker, la società che emise fatture a fronte di operazioni inesistenti, per poi “retrocedere”, cioè restituire alla stessa Mantovani, gran parte degli importi ricevuti, fatta salva una percentuale per l’attività di mediazione svolta.
Nell’inchiesta veneziana tutti hanno già patteggiato pene comprese tra un anno e due mesi e un anno e dieci mesi di reclusione, con la sospensione condizionale. E ora si trovano a dover rispondere di nuove accuse, formulate dall’autorità giudiziaria di San Marino, che ipotizza, tra gli altri, il reato di ricilaggio. Complessivamente la Mantovani fino al 2010 utilizzò San Marino per “produrre” false fatture per oltre 8 milioni di euro e ottenere una consistente provvista in nero, in parte utilizzata per pagare tangenti.
La Minutillo, arrestata nel 2013, confessò subito le proprie responsabilità e da allora ha iniziato a collaborare con la Procura di Venezia, contribuendo a fare luce sul cosiddetto “sistema Mose” e fornendo numerosi particolari sul ruolo di Galan e dell’allora assessore regionale ai trasporti Renato Chisso, entrambi usciti dal processo con il patteggamento della pena.
Gianluca Amadori
Gazzettino – Venezia. E intanto il ponte di Calatrava “prosciuga” altri 24mila euro per interventi di manutenzione
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1
apr
2015
L’OPERA “MANGIA SOLDI”
E intanto Ca’ Farsetti scuce 24 mila euro per una serie di attività di controllo e di campionature per i giunti saldati del Ponte della Costituzione. Non c’è veramente pace per il “quarto ponte” sul Canal Grande che, consentirà pure il passaggio di migliaia di persone (si dice addirittura 17 mila al giorno) ma che ha visto che in questi giorni la Direzione lavori pubblici del Comune costretta a redigere una determina del dirigente nella quale si stabilisce un’operazione di maquillage del ponte.
La decisione di effettuare questo intervento nasce da una serie di segnalazioni fatte da alcuni tecnici che negli scorsi mesi, ma anche nel corso degli ultimi anni, hanno effettuato interventi e controlli alla struttura realizzata dall’architetto catalano Santiago Calatrava.
Infatti, in base a quanto riportato dal collaudatore statico delle opere, Enzo Siviero nel certificato di collaudo del gennaio 2009 in merito alla durabilità dell’opera, si sottolineava la presenza di forti tensioni residue che favorivano l’innesco di fenomeni di cosiddetta “tensocorrosione”, situazione a dir poco critica per la statica del ponte.
Oltre a questo, manco a dirlo, pure lo stesso Calatrava nel suo progetto esecutivo, non ha mai nascosto la necessità di dare atto, nel tempo, ad azioni di manutenzione periodica del manufatto».
Di certo, va detto, che il Ponte si sta sempre più rivelando un pozzo senza fine per le finanze del Comune che, obtorto collo, è costretto spesso e volentieri ad intervenire per questioni di manutenzione. Una vicenda che arriva a pochi giorni da un’altra denuncia da parte del Gazzettino che solo nei giorni scorsi ha raccontato di come il terreno “si sia alzato” a poca distanza del colonnato del sottoportico che conduce ad un ingresso alternativo alla stazione di Santa Lucia, per la spinta del Ponte della Costituzione in costante assestamento sui lati delle due rive. Così, proprio in questi giorni, il Comune è stato costretto a stabilire un atto ufficiale per una nuova manutenzione che è stata affidata ad una ditta specializzata, la IIS Service srl con sede a Genova, incaricata di procedere agli interventi di manutenzione ordinaria.
P.N.D.
Nuova Venezia – “Riviera Pass”, biglietto unico per Venezia
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1
apr
2015
FIESSO – Un biglietto unico per autobus e linea acquea dedicato ai turisti della Riviera. Questo è “Riviera del Brenta Pass” progetto sviluppato dall’Unione dei Comuni assieme ad Actv e Vela.
Il nuovo “pass”, che sarà acquistabile da stamattina nei punti vendita Actv e Vela, offre agli operatori e ai visitatori della Riviera un biglietto integrato precaricato della durata di 24 ore che consente di raggiungere Venezia con la linea di autobus n.53 e di usufruire della rete di navigazione.
La tessera, che ha un costo di 28 euro, comprende nelle 24 ore: un viaggio di andata e ritorno in autobus e la possibilità di utilizzare illimitatamente tutte le linee di vaporetto. «Si tratta di un altro importante tassello nel progetto di promozione turistica della Riviera», ha spiegato Andrea Martellato, presidente dell’Unione dei Comuni, «che, oltre ad offrire un servizio innovativo, mette in rete tutte le realtà del territorio nell’ottica di una progettazione turistica programmata e condivisa. Il prossimo passo, dopo la guida, la cartina delle ville e l’app mobile, sarà il biglietto unico per le ville».
Luca Scalabrin, presidente Actv, spiega il progetto. «Assieme a Vela abbiamo ideato questo nuovo biglietto integrato proprio per favorire quei visitatori che scelgono di alloggiare in Riviera e da lì vogliono spostarsi in giornata a Venezia. In futuro abbiamo intenzione di prevede un biglietto per il percorso inverso cioè i turisti che alloggiano a Venezia e vorranno visitare la Riviera».
Piero Rosa Salva, presidente di Vela, anticipa il progetto rivolto alle strutture alberghiere. «Abbiamo elaborato delle convenzioni con le strutture ricettive della Riviera perché possano dare direttamente loro il biglietto ai turisti».
Giacomo Piran
Gazzettino – Riviera. Biglietto unico per bus e vaporetto.
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1
apr
2015
MOBILITÀ – Actv lancia il ticket elettronico integrato per turisti e residenti
Valido 24 ore, sarà disponibile a Stra, Fiesso, Dolo e Mira al costo di 28 euro
FIESSO – Un biglietto elettronico unico dalla Riviera del Brenta per Venezia che comprende autobus e vaporetti e valido per 24 ore. Ieri a Fiesso d’Artico è stata presentata un’iniziativa che punta a favorire i turisti che soggiornano in Riviera ma che non vogliono perdere una visita a Venezia, ma aperta naturalmente anche i residenti.
Un pass, un biglietto integrato, della durata di 24 ore che consente di raggiungere Venezia con la linea di autobus n. 53, e di usufruire della rete di navigazione, con un unico biglietto elettronico precaricato. Insomma il biglietti integrato del costo di 28 euro, che comprende: un viaggio di andata e ritorno in autobus (tratta extraurbana 6 da/per Riviera del Brenta) sarà possibile partire da Stra, Fiesso d’Artico, Dolo e Mira e recarsi a Venezia con la possibilità di utilizzare illimitatamente per 24 ore tutte le linee di vaporetto, senza dover fare la coda alle varie biglietterie.
Le card saranno in vendita già da aprile in tutta la Riviera del Brenta e oltre ad essere acquistabili nelle biglietterie Vela o nella tabaccherie potranno essere disponibili anche per alberghi e ristoranti della zona che le offriranno ai proprio clienti.
Il progetto è stato sviluppato e illustrato ieri, dall’Unione dei Comuni Città della Riviera del Brenta attraverso il presidente Andrea Martellato, sindaco di Fiesso d’Artico, assieme ad Actv e Vela, le società del Gruppo Avm della mobilità veneziana. «Un servizio innovativo, fortemente voluto dall’Unione dei Comune – ha affermato il Presidente Martellato – che mette in rete tutte le realtà del territorio nell’ottica di una progettazione turistica programmata e condivisa».
A sostenere il progetto Luca Scalabrin presidente dell’Actv. «Le presenze turistiche lungo la Riviera sono cresciute e rappresentano una fetta di mercato interessante non solo per albergatori e operatori ma anche per l’intero gruppo della mobilità – ha spiegato Scalabrin. – Con Vela abbiamo ideato questo biglietto proprio per favorire quei visitatori che scelgono di alloggiare nelle strutture ricettive della Riviera. Speriamo ora che anche gli operatori turistici colgano questa opportunità».
Luisa Giantin
Nuova Venezia – I pendolari ottengono due treni ma i sindaci attaccano la Regione.
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1
apr
2015
I comitati dei pendolari e gli amministratori comunali hanno incontrato il direttore Baggio
Conte e Follini contro l’assessore Donazzan: «Aveva organizzato l’incontro, assenza inspiegabile»
QUARTO D’ALTINO – Circolerà anche il sabato e la domenica, a partire dal 18 maggio, il treno dei pendolari numero 10.000 delle 4.13 da Portogruaro con arrivo a Venezia alle 5.25 e per esigenze di rotazione, orario incrementato al sabato e alla domenica, anche per il treno da Venezia delle 6.11 con arrivo a Portogruaro alle 7.23.
Sono i risultati annunciati ieri durante un incontro tra il direttore Trenitalia Passeggeri Veneto, Tiziano Baggio, i comitati pendolari e rappresentati da Luciano Ferro e Nicola Nucera e gli amministratori della tratta: presenti il sindaco di Quarto, Silvia Conte, l’assessore Francesca Zottis di San Donà e il sindaco di Marcon Andrea Follini, il vicesindaco di San Stino, Mauro Marchiori e il consigliera di Roncade, Vivienne Moro.
Ma ci sono state polemiche per l’assenza dell’assessore regionale Elena Donazzan. Un’assenza che ha indispettito tutti soprattutto perchè la Regione era l’organizzatrice dell’evento: «Dipiace un sacco per quest’assenza», commenta Conte, «l’assessore si è scusata, ma l’interlocutore politico è fondamentale per decidere le priorità. Se anche sotto il profilo tecnico sappiamo che le nostre proposte sono possibili, è necessaria la volontà politica della Regione di attuarle. È evidente che la Regione è in difficoltà, perché in scadenza e perché non riesce a chiudere il bilancio. È difficile che possano impegnarsi, sarà la nuova giunta a farlo e per questo spero in un ampio rinnovamento».
E ancora: «Siamo tornati all’attacco sul treno di mezzanotte di ritorno da Venezia, soppresso senza motivo, sappiamo che può essere ripristinato, ma si tratta di destinazione delle risorse, per questo ribadisco che serve la politica, è dalla primavera 2013 che lo diciamo, per fortuna le nostre battaglie sono servite a migliorare le cose».
Perplesso anche il sindaco Follini che sulla sua pagina Facebook ha postato l’assenza di Donazzan, sottolineando che la promotrice dell’incontro era proprio lei. «È stato un incontro molto positivo per l’apertura di Trenitalia Veneto su una richiesta importante quale il treno della mattina che serve non solo i pendolari, ma anche chi deve prendere le Frecce o treni di lunga percorrenza a Venezia», spiegano gli amministratori del Veneto Orientale, «inoltre per la prima volta da molto tempo si è discusso nel dettaglio di richieste del comitato pendolari».
Tra i temi oggetto di dibattito, la modifica dell’orario del treno delle 22.41 da Venezia, ripristinandolo in orario più tardo. «I lavoratori della Fenice o degli esercizi commerciali», aggiungono, «richiedono il ripristino del treno delle 22.57 o, cadenzandolo, delle 23.11».
È stato richiesto anche che il treno da Portogruaro delle 5.06, utilizzato soprattutto dai turisti, circoli il sabato e la domenica e nei mesi estivi. «È positivo che ci sia stata disponibilità a nuovi incontri per valutare il trasporto di bici sui treni, nonché una valutazione tecnica e una proposta alla parte politica in merito agli investimenti», concludono gli amministratori.
Marta Artico
Gazzettino – Pendolari, Trenitalia riceve i sindaci. Alcune corse ripristinate dal 18 maggio.
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1
apr
2015
QUARTO D’ALTINO – Il ripristino di alcune corse nel fine settimana e la promessa di una nuova stagione di dialogo. Si è concluso con qualche piccolo passo in avanti l’incontro convocato dal nuovo direttore passeggeri di Trenitalia, Tiziano Baggio, che ieri ha ricevuto i sindaci e i comitati dei pendolari della tratta Venezia-Trieste. Tra i presenti, Nicola Nucera e Luciano Ferro, per i comitati del Veneto Orientale e di Quarto d’Altino, i sindaci di Quarto e Marcon, Silvia Conte e Andrea Follini, l’assessore Francesca Zottis di San Donà, il vicesindaco di San Stino Mauro Marchiori e la consigliera di Roncade, Vivienne Moro. Assente però l’assessore regionale Elena Donazzan.
Circolerà quindi anche il sabato e la domenica, a partire dal 18 maggio, il treno delle 4,13 da Portogruaro con arrivo a Venezia alle 5,25. E sarà incrementato l’orario anche per il treno da Venezia delle 6,11 con arrivo a Portogruaro alle 7,23. Altre risposte potrebbero arrivare entro qualche settimana sul problema del “vuoto” in pausa pranzo e sui treni (alcuni con oltre 150 passeggeri) che spariscono durante le vacanze.
«Finora il percorso non è stato condiviso con gli utenti e i sindaci – commenta Silvia Conte – Ma il nuovo direttore ci ha dato la sua disponibilità. Abbiamo chiesto a Trenitalia di programmare nuovi modelli di esercizio con i gestori degli autobus e di affrontare il tema del biglietto unico, perché ci sono fondi fermi che non sono ancori stati usati».
(m.fus.)
Nuova Venezia – Mose, i difensori di Orsoni chiedono l’archiviazione
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31
mar
2015
I LEGALI DELL’EX SINDACO DI VENEZIA: «MAZZACURATI INAFFIDABILE»
VENEZIA – Per i difensori dell’ex sindaco le accuse contro Giorgio Orsoni devono essere archiviate. Questa la richiesta avanzata ieri dagli avvocati milanesi Francesco Arata e Carlo Tremolada ai pubblici ministeri Stefano Ancilotto e Stefano Buccini, che nei prossimi giorni dovranno formulare le loro richieste al giudice veneziano Andrea Comez dopo aver depositato gli atti.
Numerosi i motivi a sostegno delle loro tesi. Prima di tutto il fatto che il principale accusatore Giovanni Mazzacurati già nei primi interrogatori resti nel luglio-agosto 2013 era «stremato, per nulla lucido e tanto meno affidabile». Secondo il neurologo che lo ha poi avuto in cura avrebbe cominciato a manifestare «chiari sintomi di progressivo deficit di memoria sin dall’aprile 2013». Per questo i due legali sostengono che la Procura avrebbe dovuto chiedere l’incidente probatorio per l’ingegnere ancor prima del suo trasferimento in California.
Per quanto riguarda le dichiarazioni accusatorie di Federico Sutto, stretto collaboratore di Mazzacurati, nell’istanza si legge che si tratta di affermazioni surreali e stravaganti. Sottolineano che fino all’interrogatorio del 23 ottobre 2014 mai aveva dichiarato di aver consegnato buste con denaro a Orsoni. Questo «improvviso cambio di rotta» sospettano i due difensori, «potrebbe essere riconducibile a personali esigenze difensive», visto che poche settimane dopo ha patteggiato una pena di due anni di reclusione con la sospensione condizionale.
Nel merito delle accuse, poi, rilevano che Sutto racconta di aver incontrato il futuro candidato sindaco alla vigilia del Natale 2009 dopo il concerto di Natale in Basilica di San Marco e in quell’occasione di aver avuto da lui il nome del suo mandatario elettorale e il numero del conto corrente per i finanziamenti della campagna elettorale: Ma Orsoni fu proclamato candidato del centro sinistra ben un mese dopo, il 25 gennaio 2010. Infine, nel documento si ricorda che per coloro che inizialmente erano stati indicati come destinatari finali dei finanziamenti per il partito, cioè i parlamentari Pd Davide Zoggia e Michele Mognato, la stessa Procura ha chiesto l’archiviazione delle accuse di finanziamento illecito (i due avvocati sottolineano che se i fondi fossero stati destinati al candidato sindaco personalmente non sarebbe penalmente rilevante perché la legge non prevede che per le elezioni comunali e provinciali vengano dichiarati i finanziamenti elettorali).
Giorgio Cecchetti
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