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I RINCARI – L’ira dei pendolari esplode su Facebook

Una mobilitazione a colpi di dossier, ricorsi e class action

AUTOSTRADA La furia dei pendolari di Riviera e Miranese dopo gli aumenti

Opzione zero annuncia class action e ricorsi. Annullato anche “il tornello”

«Un aumento del 250 % è inaccettabile: quanti potranno permetterselo?». Tra i pendolari dilaga il malumore per l’aumento delle tariffe sulla Mirano-Padova, intanto il comitato Opzione Zero annuncia:

«Stiamo preparando un dossier che metterà in luce le spericolate operazioni finanziarie di Cav, stiamo valutando ricorsi e class action».

Il nuovo piano tariffario è scattato dal 1. gennaio: il pedaggio sulla Mirano-Padova Est è passato da 80 cent a 2.80 euro, Mestre-Mirano resta gratuita, mentre Mestre-Padova è stata abbassata da 3.30 euro a 2.80. In questo modo la concessionaria autostradale con sede a Marghera ha reso inutile la manovra del tornello: per anni molti pendolari della Mestre-Padova sono usciti e rientrati a Mirano per godere della tratta gratuita tra Mestre e Mirano risparmiando così cinque euro al giorno. Ora non è più possibile, ma a rimetterci sono i residenti di Riviera e Miranese.

Il piano prevede che i pendolari paghino 1.70 anziché 2.80 euro, per un lavoratore si parla comunque di circa 500 euro in più all’anno.

«Metà della mia tredicesima andrà via solo per gli aumenti di Cav» sbotta un miranese su Facebook.

I requisiti per poter godere della tariffa agevolata sono stati pubblicati sul sito di Cav, ma attenzione: gli sconti sono rivolti solo ai residenti di Mirano, Spinea, Pianiga, Mira e Dolo. Gli altri faranno i conti con le tariffe intere, per un aumento di circa mille euro l’anno.

A farsi portavoce dei pendolari è il comitato mirese Opzione Zero, guidato da Mattia Donadel, che l’anno scorso manifestò al casello per protesta:

«Le agevolazioni per i pendolari sono risibili – si legge nella nota diffusa ieri -. Molti utenti si riverseranno sulle strade normali intasandole ancor di più. La responsabilità è di Cav, poi dei suoi azionisti Anas e Regione Veneto, che non hanno mai voluto arretrare la barriera da Venezia-Villabona a Dolo-Roncoduro. Nel dossier analizzeremo i possibili collegamenti con il Sistema Veneto, legato alla Mantovani e ancora al centro delle inchieste».

Opzione Zero attacca anche i sindaci: «Non hanno saputo opporsi con forza e ora dovranno dare risposte alla nuova emergenza-traffico».   

Gabriele Pipia

 

MIRANO E SPINEA

I sindaci: «Si rischia di intasare la viabilità dei nostri territori»

MIRANO – «Ma adesso, con queste nuove tariffe, non c’è il rischio che gli ingorghi di Vetrego si spostino semplicemente in altri punti cruciali della viabilità locale?». A porsi la stessa domanda sono i sindaci di Mirano e Spinea: ognuno tira acqua al proprio mulino, entrambi temono pesanti ripercussioni di traffico in alcune zone già congestionate.

Maria Rosa Pavanello chiedeva da tempo l’eliminazione del «tornello» di Vetrego, ma un piano con pedaggi così elevati non può soddisfare i miranesi: «Ben venga l’eliminazione del tornello, ma non basta – dichiara il sindaco -. Nonostante le riduzioni per i pendolari, penso che Cav avrebbe dovuto applicare una tariffa più bassa. A Mirano abbiamo sopportato una lunga serie di disagi per effetto di un casello che avrebbe dovuto essere provvisorio, ma che in realtà è l’unico della zona ad essere aperto sia per auto che per camion – prosegue Pavanello -. Il timore è che ora molti automobilisti si riversino sulle strade interne come Cavin e Noalese, con il risultato di portare un ulteriore mole di traffico».

Ma a rischio congestione c’è pure la camionabile Viale Venezia: molti pendolari di Mirano e dintorni potrebbero decidere di andare a prendere il Passante a Spinea: «Mi auguro che i problemi di Vetrego non vengano semplicemente spostati a Crea – commenta il sindaco Silvano Checchin . La situazione dovrà essere controllata fin da subito, gli utenti devono scegliere i caselli in ottica trasportistica e non tariffaria».

(g.pip.)

 

  1. 6 Comments

    • patrizia says:

      Io purtroppo sarò costretta ad entrare da domani al casello di spinea per pagare meno in quanto residente a mira ma pendolare di serie B in quanto il mio casello di uscita è Padova Ovest quindi tratta non prevista da agevolazioni. Cari ben pensanti della Cav con questa azione avete contribuito a triplicare il traffico sulla viabilità ordinaria ma forse nessuno di voi a mai provato ad uscire al casello di padova est alle 8 della mattina. Bravi ora il tornello lo avete creato la.

    • Opzione Zero says:

      Lo sconto dovrebbe essere previsto anche in questo caso. Chieda informazioni a direzione.generale@cavspa.it.

    • mario says:

      …come sempre la classe dirigente in italia dimostra la propria
      totale indeguatezza a gestire le questioni importanti per le nostre comunità.
      I sindaci hanno pensato solamente al proprio piccolo orto ed
      hanno ottenuto quello che volevano: liberare il proprio territorio
      per continuare a mantenere il consenso che gli permette di
      salvare la propria poltrona con annesso stipendio, senza
      pensare che a breve il loro ex problema semplicemente si sarebbe “spostato” da un’altra parte…
      La guerra fra poveri è proprio quello che non ci permetterà mai
      di risolvere i problemi, ma questa è un’altra cosa…
      :)

    • Alberto says:

      I furbetti del tornello non sono altro che lavoratori che cercano di risparmiare qualcosa sulla già misera paga…. togli il diesel… togli l’autostrada (italia vergogna unica in EUROPA con queste tariffe, gli altri o gratis o vignetta).
      BELLA SOLUZIONE CAV SIETE SOLO DEI LADRI AUTORIZZATI

      • mario says:

        Ciao Alberto penso che gli unici furbetti di questa storia siano seduti
        nelle poltrone del consiglio di amministrazione della CAV spa e del
        consiglio regionale veneto: i pendolari tartassati semplicemente
        cercano di difendersi nel rispetto comunque della legalità.
        :)

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